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Monaco-Torino è di nuovo 3-1: scricchiola la difesa dei granata

Davide Bonsignore Redattore 
Cambiano i giocatori ma non il risultato a La Turbie

Non sembrava dopo la Cremonese, ma il Toro ringrazia le quasi tre settimane che lo separano dalla prima gara ufficiale. Una squadra incompleta che anche nella seconda sfida contro il Monaco ha dimostrato di faticare a trovare una quadra difensiva. Sul lato della costruzione, poi, non del tutto positiva la differenza che si è vista da quando era presente in campo il nuovo acquisto marocchino a quando è uscito. Molto bene Aboukhlal, meno bene la dipendenza del Torino verso il più recente degli acquisti.

Monaco-Torino, le scelte di Baroni

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Per questa seconda sfida Baroni ha optato per il solito 4-2-3-1, dando spazio da subito ai nuovi. In porta il debutto di Israel, con Ismajli (unico confermato in difesa) e Coco davanti a sé. A sinistra Biraghi e a destra Pedersen. Nessuna conferma sulla mediana, con Ilic e Tameze a comporre la coppia davanti alla difesa. Dietro l'unica giovane punta Gabellini, ecco di nuovo Sanabria, accompagnato a sinistra dall'ancor più giovane Cacciamani e a destra dal nuovo brillante talento Aboukhlal.

Monaco-Torino, il primo tempo

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Il primo tempo si apre subito con un Monaco aggressivo in pressing, ma anche il Torino non è da meno. Tra i precetti più chiari di Baroni proprio l'attaccare alto il possesso dell'avversario. Così è, ma il Toro fatica in impostazione: nei primi dieci minuti tre errori brutti in costruzione da parte dei due mediani. Il primo tempo prosegue su livelli di intensità abbastanza elevati con il Torino che cerca soluzioni diverse, aggrappandosi all'inventiva dei giovanissimi Gabellini e Cacciamani e al talento di Aboukhlal che dimostra il proprio peso specifico già al primo test da titolare. Al 22' escono le prime grosse lacune difensive: un cross di Coulibaly è preciso sulla testa di Balogun che indisturbato insacca di testa. Male, molto male la copertura di Coco che al momento dell'impatto dell'americano si trovava troppo distante da lui. Non pervenuto neanche Dembelé. La prima frazione di gara prosegue con il pallino del gioco affidato al Monaco e con il Toro che, nuovamente, si aggrappa alle giocate di Cacciamani da una parte e, soprattutto, Aboukhlal dall'altra. Non in forma il resto della squadra, con Dembelé che si fa ammonire per un intervento duro e assolutamente non necessario ai danni di Minamino, che accusa anche qualche dolore. Al 42' è nuovamente pasticcio difensivo: una palla vacante al limite dell'area crea confusione tra Dembelé che non si sposta e Israel che non esce convinto. L'incomprensione favorisce Ouattara che insacca a porta vuota, mentre Israel, colpito dal compagno, rimane a terra e lascia il posto a Popa per il finire del primo tempo.

Monaco-Torino, il secondo tempo

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Allo scattare della ripresa è subito guizzo Toro. Questa volta sono i granata ad approfittare di un errore dei padroni di casa, con Casadei - subentrato a Tameze, con Ilkhan che ha preso il posto di Ilic - che si avventa sul disimpegno sbagliato della difesa monegasca e con un tocco leggero scavalca Lienard accorciando le distanze. Il resto del secondo tempo è un disastro per il Toro. I granata si aggrappano più volte all'ottima voglia di farsi notare del proprio estremo difensore, Popa, che in maniera talvolta spettacolare salva il risultato a più riprese. Dopo quasi venti minuti, Baroni cambia tutto: Lazaro e Balcot sulla sinistra, Pedersen e Gineitis, sulla destra, in centro Vlasic e Adams. A due minuti dal cambio un'azione veloce, ben costruita del Monaco porta Mawissa a concludere di prima intenzione firmando il 3-1. Doccia fredda per i granata che tentano di ripartire qua e là con scatti di Lazaro e intuizioni di Vlasic, seguito a fatica, però, dai compagni e comunque con idee non così originali da sorprendere una difesa monegasca decisamente più avanti rispetto a quella degli avversari. L'ingresso di Mullen per Ismajli fa di Coco l'unico elemento ad aver giocato 90 minuti...forse anche uno dei peggiori. La seconda sfida amichevole a La Turbie termina con lo stesso risultato della prima. Il Toro ha necessità di ritrovarsi e trovare una quadra. Non è solo la difesa il problema...ma, per fortuna, è soltanto il 31 luglio.