All'intervallo / Kouamè spaventa i granata, poi la bomba di Ansaldi e il rigore di Belotti
Il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Grande Torino dopo i controlli medici coincide con una sfrontata sorpresa: il portierino genoano classe '97, Andrei Radu, dovrà infatti opporsi fin dal primo minuto al tridente Falque-Belotti-Zaza. Per il resto, confermati tutti i titolarissmi, da Izzo, Djidji e Nkoulou in difesa a Meitè-Rincon in mediana, con Ansaldi e De Silvestri sulle fasce. Murgita, allenatore genoano di giornata vista la squalifica di Juric, schiera là davanti i sui pezzi forti Piatek, Kouamè.
Il Toro inizia convinto di dover fare la partita e prova a testare la solidità del bunker rossoblu già al quarto minuto con un bello scambio Ansaldi-Falque sulla sinistra, con lo spagnolo che poi crossa verso il centro dell'area, ma trova la testa di un difensore. Riscuote applausi la coppia difensiva Nkoulou-Djidji, con l'ex Nantes che si permette anche una discesa in avanti condita da dribbling e tiro, deviato. A cavallo del quarto d’ora di gioco, due occasioni, una per parte. Il Genoa va vicinissimo al gol con un tocco sottoporta di Piatek su invito dalla sinistra. Il pallone si stampa sull’incrocio dei pali, poi Kouamè non riesce a inquadrare la porta sulla ribattuta. Sul ribaltamento di fronte, cross di Zaza, testa di Belotti in torsione e palla a lato di poco.
Al 27esimo gli ospiti rimangono in dieci: intervento pericoloso di Romulo su Meitè, l'arbitro prima pensa al giallo, poi estrae il rosso diretto. Murgita corre subito ai ripari e sostituisce, un po' a sorpresa, Piatek per Gunter. Stizzito il bomber polacco. Nonostante la superiorità numerica i granata non riescono a rendersi pericolosi e a sbloccare il risultato è il Genoa. Corner dalla destra, a centro area svetta Romero che, nell'immobilismo generale, recapita il pallone a Kouamè. L'unico attaccante rimasto nell'undici ligure è tenuto in gioco da Belotti: ha tempo di controllare e battere Sirigu da due metri. Tutto troppo facile.
Al 39esimo bel filtrante di Falque per Ansaldi, uno dei più attivi nella prima frazione, che scarica un tiro-cross fuori non di molto.