Torino-Pisa 4-0, battesimo per tre: Gustafson buon impatto, Ajeti ordinato. E Lukic…

Sinisa Mihajlovic, per il match casalingo di Coppa Italia contro il Pisa ha deciso di schierare dei giocatori nuovi, mai schierati dal primo minuto: la sua scelta è caduta sui tre "oggetti misteriosi" della campagna acquisti estiva, ovvero Sasa Lukic, Samuel Gustafson e Arlind Ajeti. I tre hanno messo in campo prestazioni diverse, e il migliore è stato senza dubbio lo svedese, che è riuscito ad impressionare in positivo. Bene anche l'albanese in difesa, mentre non ha convinto l'esordio dal primo minuto del centrocampista serbo. In difesa, è giusto ammetterlo, non c'era un grande lavoro da compiere contro un Pisa che fatica già in Serie B a segnare dei gol: tuttavia, Arlind Ajeti ha esordito in maniera positiva, evitando di fare brutte figure. Prestazione senza dubbio ordinata e anche di sacrificio e spinta: insomma, una partita senza infamia né lode, ma che sicuramente affida al Torino un difensore in più da poter schierare in Serie A, con le dovute precauzioni. Entrando nell'analisi del gioco, sono state molte le chiusure importanti di Ajeti, che nei supplementari si è anche fatto trovare al posto giusto nel momento giusto, rimediando al pasticcio difensivo di Acquah - che ha messo in difficoltà anche Padelli. Buone le discese palla al piede in campo libero, gli manca solo un po' di precisione in più in fase d'impostazione: ma nel complesso, il bilancio è positivo. Ora è atteso per le conferme in partite più complesse. Il Toro crea poco, soprattutto nel primo tempo, in cui fatica ad arrivare alla conclusione: in una partita contratta, chi è emerso per buone doti in campo è stato Samuel Gustafson. Entrato al sedicesimo minuto al posto di un infortunato Joel Obi, ha fatto subito capire di non sentire la pressione dello stadio Grande Torino, dimostrando sul terreno di gioco di possedere una buona personalità, una buona gestione del pallone e, soprattutto, una buona capacità di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Si crea anche un'occasione importante per "battezzare" il suo esordio nel calcio nostrano con un gol, ma sbaglia a calciare e l'azione sfuma. Però, tirando le somme dei 105 minuti (all'incirca) che ha giocato ieri sera, si può dire che il Toro abbia trovato un possibile sostituto per quanto riguarda il centrocampo: non è passata inosservata, infatti, la sua prestazione, che è stata apprezzata molto. Può crescere ancora molto e di sicuro avrà la possibilità di farlo, ma per ora resta una serata alquanto positiva sotto molti punti di vista. Il discorso fatto per Gustafson non è lo stesso per Sasa Lukic: il centrocampista serbo parte titolare, per la prima volta nella sua carriera nel campionato nostrano, ma non incide sul match come Mihajlovic avrebbe desiderato. Ha dimostrato poca efficacia nel suo reparto, perdendo anche palloni che rischiavano di diventare "bollenti" per la difesa granata, e in fase di spinta non ha emozionato per le sue iniziative. Di certo ha effettuato nel migliore dei modi quelli che erano i passaggi più elementari, non sbagliando in modo eccessivamente grossolano, ma ci si aspettava di più dall'esordio del giovane centrocampista serbo. Quella di Lukic non è una bocciatura ma, se si vuole, una rimandatura: il ragazzo ha delle qualità, che lo hanno portato a vestire anche la maglia della Nazionale serba Under 21, ma per ora non è ancora sbocciato il suo talento. Ci vorrà molto lavoro e impegno da parte sua, in modo tale da crearsi un'altra chance da non buttare via. Quella di ieri sera è stata una partita, per Lukic, da cui imparare molto.