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Il tema

Vanoli sospinto dagli acquisti di gennaio: a Monza divario tecnico evidente

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Il confronto tra i due tecnici dopo l'affermazione del Torino sul Monza domenica 2 marzo in Brianza

Dopo l'esaltante vittoria sul Milan di sabato 22 febbraio Paolo Vanoli era stato abbastanza chiaro: "La partita di Monza sarà più difficile di quella con il Milan". In realtà, la gara in Brianza non ha dato così tanti problemi ai granata. Il merito? Dei granata stessi che hanno interpretato con il giusto atteggiamento una partita nella quale c'era tutto da perdere contro un avversario in crisi di risultati e con una classifica disastrosa (la Serie B per il Monza è sempre più vicina, a maggior ragione dopo lo 0 a 2 con il Torino). La squadra di Alessandro Nesta ha palesato tantissimi limiti tecnici e questa premessa non va dimenticata nel momento in cui si analizza l'andamento della gara e si prova a confrontare l'operato di Vanoli e quello del suo collega Nesta. Nonostante i problemi altrui, il Torino ha gestito benissimo le diverse fasi della gara e ha vinto "all'inglese", come si diceva una volta, grazie a un gol per tempo. In altre parole, il Torino ha risposto presente per cinismo, per temperamento e per capacità di lettura delle fasi di gioco. Ora servirà continuità contro altri avversari sulla carta alla portata.

Le scelte iniziali: Walukiewicz per contenere sulla destra, i nuovi in campo dal 1'

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Considerati i numeri del recente passato del Torino contro le ultime in classifica, non era affatto scontato un match così da parte di Adams e compagni. Vanoli sceglie un laterale difensivo poco mobile sulla destra come Walukiewicz e poi riparte dalle certezze Coco e Maripan. Sulla sinistra spazio per la seconda volta consecutiva al neo acquisto Biraghi. A centrocampo ancora Ricci e Casadei, proprio come contro il Milan. Adams in avanti ritrova una maglia da titolare dopo aver lasciato spazio a Sanabria. Dietro allo scozzese Lazaro, Vlasic ed Elmas. Tre dei quattro acquisti di gennaio del Torino vengono schierati dal 1', proprio come accaduto non più tardi di sabato scorso contro il Milan. E Biraghi, Casadei ed Elmas fanno svoltare i granata anche a Monza. Il volto del Torino sta cambiando grazie a questi tre giocatori: Biraghi dona esperienza sulla sinistra, Casadei è il talento in prospettiva che già sul finire di questa stagione può e potrà prendere le misure con la Serie A, Elmas non è ancora al meglio della condizione fisica ma ha capacità di lettura superiori alla media. I gol di Monza sono arrivati dal mercato di gennaio. Tra l'altro, la condizione dei tre sopra menzionati sta crescendo e ormai si può dire che hanno i novanta minuti nelle gambe. Vanoli li ha tenuti in campo praticamente fino all'ultimo. Casadei è uscito al 79', Elmas al 90', Biraghi è rimasto sulla corsia fino al triplice fischio.

La gestione nel secondo tempo: soltanto quattro cambi

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Soltanto quattro cambi per Vanoli nel match di pranzo di inizio marzo. I primi due sono arrivati alla metà del secondo tempo. Ha inserito Karamoh e Sanabria per Lazaro e Adams. Due cambi alla pari per mantenere il 4-2-3-1 che è ormai una certezza del Torino targato 2025. Ha aspettato il segmento conclusivo per togliere uno stanco Casadei per Gineitis ed Elmas per Linetty. Le alternative in panchina di certo non mancano per il Torino e questo sta certamente pagando i dividendi, proprio come già sottolineato dopo il match contro il Milan. In tutto questo quadro di aspetti positivi Vanoli ha trovato il modo di arrabbiarsi e l'ha detto al termine della partita. Avrebbe infatti voluto vedere più verticalità contro un Monza schierato con il 3-5-2. "Mi sono arrabbiato perché quando incontri una squadra che fa 3-5-2 con blocco basso hai due possibilità - ha detto mister Vanoli -: velocità di esecuzione andando sugli esterni per creare superiorità con le combinate veloci o puntando l’uomo, oppure le ripartenze, come è successo sul primo gol, che ti permettono di trovare gli avversari più aperti. Invece nel primo tempo quando conquistavamo palla troppe volte tornavamo indietro. E allora non è facile sfondare un blocco basso" (LEGGI QUI). Dunque, bene la vittoria, bene i sei punti nelle ultime due giornate, bene il quasi raggiungimento dei quaranta punti in classifica, però da qui alla fine della stagione ci sono ancora diversi aspetti su cui lavorare e crescere, grazie anche al nuovo apporto dato dagli acquisti di gennaio.