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Rassegna stampa

Aboukhlal sorprende nell’incompletezza…e Simeone? I temi granata sui giornali

Davide Bonsignore Redattore 
Le pagine sul Torino dei principali quotidiani oggi in edicola

Luci puntate sulla trasferta a Monaco, che a sua volta fa brillare il nuovo arrivato Aboukhlal...ma anche tanto mercato. A prendersi i titoloni, naturalmente, è il marocchino. Corriere Torino fa i complimenti anche ad Anjorin, partito titolare al fianco di Casadei rendendo anche meglio dell'italiano, che ha bisogno di trovare la propria dimensione. Il quotidiano, dall'altra parte, commenta con piacere i primi squilli dell'esterno arrivato dal Tolosa: "Aboukhlal si è presentato con un mancino al volo dalla distanza che si è spento poco sopra la traversa, poi al 90’ è andato a sbattere contro il portiere monegasco dopo un ottimo recupero alto, proprio come chiesto da Baroni. Nel mezzo anche un paio di buoni dribbling e conclusioni che hanno confermato quanto il marocchino avesse voglia di incidere".

Anche La Gazzetta dello Sport regala la pagina a Zakaria Aboukhlal. In particolare, la rosea si concentra sul ruolo che il marocchino potrà avere nel Torino di Baroni. Nella prima sfida contro il Monaco si è posizionato come trequartista di destra nel 3-4-2-1, eppure anche in campo è sembrato da subito e per tutto il tempo in cui è rimasto in campo libero di muoversi e smarcarsi a piacimento. Questa è una sua caratteristica, la grande duttilità in mezzo al campo. Caratteristica fondamentale che fa di lui un vero jolly, come conclude il quotidiano: "Trequartista nel 3-4-2-1 ok, ma anche esterno di attacco (a destra o sinistra) nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3. E può fare pure la seconda punta. La sensazione è che il Cobra potrà diventare un’arma letale".

Dall'altra parte La Stampa analizza sì la partita ma lo pone in un'ottica di mercato. Gli arrivi di Ngonge e Aboukhlal sono ancora da calibrare nell'ambiente generale della rosa e sono certamente colpi interessanti, eppure al Torino non può bastare. Il mercato è ancora lungo e il club granata non può sedersi proprio ora che c'è bisogno di altri interventi, come confermato - secondo il quotidiano - dalla scelta del tecnico ex Lazio di giocare con la difesa a 3: "Baroni cercava risposte dopo le prime due amichevoli a Prato allo Stelvio (pareggio con l’Ingolstadt e largo 4-1 alla Cremonese) e ha voluto dare anche un segnale, trasformando il 4-2-3-1 iniziale in un 3-4-2-1 per assenza di esterni offensivi con il trio Ismajli-Maripan-Masina ad alzare il muro. Con Ngonge rimasto a lavorare a Torino e Aboukhlal appena arrivato, senza dimenticare che i giovani Njie e Perciun hanno appena iniziato a fare la preparazione dopo lunghi infortuni, il nuovo allenatore non poteva fare diversamente".

Tuttosport, oltre alla sfida con il Monaco, si porta avanti per quanto riguarda il mercato. Tra le voci più accese in questi giorni, in particolare, c'è un forte interessamento del Torino verso il profilo di Giovanni Simeone. A questo proposito è interessante il commento che Andrea Mandorlini - tecnico che ha allenato la punta argentina al Genoa - ha fatto ai microfoni di Nicolò Schira riguardo al possibile approdo dell'argentino in granata: "Sarebbe un matrimonio perfetto. Al Toro serve uno come Giovanni per finalizzare il gioco e alzare il livello della squadra. Così da provare a lottare per un posto nelle coppe europee". E se è vero che non ha trovato molto spazio a Napoli, Mandorlini ritiene che proprio questa sia la discriminante: "Simeone ha bisogno di giocare per sentirsi importante e rendere al massimo. Non ho dubbi: se Giovanni trova continuità, è un attaccante da 15 gol in A. Inoltre - sottolinea Mandorlini - uno come lui, che dà tutto per la maglia, ci metterebbe poco a entrare nel cuore del popolo torinista, diventando l’idolo della tifoseria. Simeone non si risparmia mai: incarna i valori del Toro e con l’ambiente granata sarebbe amore a prima vista".