Vuole discostarsi dal mercato La Gazzetta dello Sport, che riporta un'interessante intervista a Vittore Beretta, imprenditore, presidente dell'omonima azienda, sponsor e tifoso granata: "Sono torinista dal 4 maggio 1949. Avevo quattro anni e mezzo, ricordo papà e mia sorella piangere sulla radio per la tragedia di Superga. Quel giorno fui folgorato". L'intervista è realizzata in occasione di una "sorpresa graditissima". Ruggero Ludergnani si è presentato nella sede dell'azienda Beretta a Trezzo sull'Adda con i due trofei degli scudetti Under 17 e Under 18, che Vittore Beretta ha così commentato: "Pensavo a un anno buono, non di più. Negli ultimi 10 anni abbiamo sempre salvato l’onore, stavolta abbiamo vinto. Qualcuno può dire che ce l’abbiamo fatta ai supplementari, ai rigori, ma sta proprio lì la forza". Un settore giovanile che in 25 anni di sponsor, Beretta ha avuto la possibilità di vedere in molte delle sue fasi, a partire dai tempi di Sandro Mazzola: "Il Torino ha sempre avuto un prestigio internazionale per il vivaio. Era un settore sano, poi fu distrutto e pian piano è stato ricostruito, con pochi soldi e tanta passione". Non sono mancati elogi, da parte di Vittore Beretta, nei confronti del patron del Torino Urbano Cairo. Così Beretta ha concluso la propria intervista: "Ora c’è il presidente Cairo che si dedica con competenza, si è appassionato ai giovani e ha investito. Ci ha creduto, ha attrezzato il vivaio e ora ha soddisfazioni uniche. Uno come Ludergnani è il frutto della volontà di investire. Il Robaldo poi - conclude Beretta - è utile e a pochi minuti dal centro. E ora sembra ci sia la possibilità di comprare l’Olimpico Grande Torino. Se hai il Filadelfia, Robaldo, lo stadio, una squadra buona e il settore giovanile in salute, hai chiuso il cerchio. Cairo mira a tutto questo".
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