Lennon Miller e un centrocampo da costruire: il Toro sui giornali di oggi

Le pagine dedicate al Torino sui quotidiani di oggi offrono spunti e varierà, tra considerazioni tattiche e movimenti di mercato. Il filo conduttore è uno: la costruzione del centrocampo del futuro.

La Stampa si concentra su Lennon Miller, centrocampista scozzese classe 2006. Il Toro, infatti, sta cercando di bruciare la concorrenza di Bologna e Udinese per il giocatore del Motherwell, che in granata ritroverebbe Ché Adams, compagno di Nazionale. "Da bambino aveva iniziato a giocare come portiere, perché alto e forte, ma dopo aver subito un rigore ha deciso di iniziare a giocare a centrocampo." La Stampa dà anche voce all’ex capitano del Torino, Rolando Bianchi, riguardo al possibile arrivo in granata di Giovanni Simeone e una possibile coesistenza con Zapata: “Hanno caratteristiche che sulla carta si sposano bene, anche se sono due giocatori simili. Zapata è micidiale sottoporta, Simeone lo vedo un po’ più come attaccante di movimento. È un giocatore che ha temperamento e nonostante i 30 anni ritengo possa ancora crescere. E credo abbia una grande voglia di mettersi in mostra dopo aver giocato poco negli ultimi anni.”

Tuttosport invece tiene accesi i riflettori su Giovanni Simeone. Il dialogo tra il Torino e il Cholito prosegue, ma resta da trovare la quadra con il Napoli. L’asse tra le due società è particolarmente attivo in questa sessione di mercato, come dimostrano anche le operazioni Ngonge e Milinkovic-Savic. Sul campo, intanto, le amichevoli con il Monaco hanno offerto indicazioni interessanti: ha ben impressionato Ouattara, terzino sinistro seguito da Baroni.

La Gazzetta dello Sport punta l’attenzione su Tino Anjorin, nuovo innesto arrivato dall’Empoli. Le amichevoli estive hanno già lasciato sensazioni positive: a 23 anni, può essere un elemento chiave nella mediana granata. Cresciuto nel vivaio del Chelsea, sulla vittoria della Champions League 2021-22, si è posata anche la sua impronta.

Sul Corriere della Sera si dà spazio a Ilic. Il centrocampista serbo è chiamato a riconquistare fiducia e continuità per ritagliarsi spazio nel 4-2-3-1 di Baroni, modulo che restringe la concorrenza a due posti per sei contendenti. Al momento, la coppia Anjorin–Casadei sembra in vantaggio, ma Ilic è ancora in corsa. "C’è un tesoro da ritrovare, una volta per tutte".

Articolo a cura di Andrea Croveri