Il calcio adesso non è il tema principale da affrontare: “Con estrema sincerità, l’argomento non mi interessa. Il calcio, di fronte alla vita e alla salute, va messo da parte. In queste ore per me il calcio conta zero e mi dà quasi fastidio parlarne, di fronte alla tragedia alla quale stiamo assistendo. Ci troviamo a fare i conti con una pandemia, la priorità è concentrarsi su questa lotta il resto non conta".
L'Everton ha fermato tutte le attività: "Non siamo in isolamento, ma sono scattate le misure di prevenzione del caso di fronte alla situazione sanitaria di un calciatore. Il giocatore ora sta meglio, la febbre è calata e questa è la cosa più importante".
Una piccola critica al paese britannico: "Ho seguito in televisione con attenzione la conferenza stampa del premier britannico. Mi pare che quassù non si siano ancora resi conto della gravità della situazione. La vita continua a scorrere con una certa regolarità".
Spazio al suo momento in Inghilterra: "All’Everton sto vivendo una bella esperienza. Ho trovato una Premier più competitiva rispetto alla mia precedente esperienza al Chelsea. A parte la cavalcata solitaria del Liverpool, c’è equilibrio tra le grandi, mentre è aumentato il livello della fascia-media".
Sul Liverpool: "Con Klopp c’è stima reciproca, ci scambiamo messaggi qualche volta”,
Su Mourinho: "José è un personaggio di spessore, uno sincero. È così come lo vedi. Guardiola, con lui si scambiamo impressioni di calcio. Allegri, un uomo concreto e corretto. Tra noi c’è sintonia perché sappiamo quali siano le difficoltà del mestiere e la solitudine in cui ti trovi quando devi compiere scelte particolari, o vivi momenti difficili".
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