L'eredità e la dedica a Zapata, adesso Tonny non lo deve far rimpiangere
—Nonostante il KO bruciante Vanoli vede il bicchiere mezzo pieno: nel post partita ha avuto più parole di elogio per lo spirito e la grinta in questo momento di difficoltà che parole di sconforto per gli errori in difesa - anche se, giustamente, sono stati evidenziati. Quello che più fa ben sperare il tecnico varesino è la fase offensiva, per la prima volta più dinamica contro una squadra chiusa che lasciava il pallino del gioco agli avversari: merito questo anche del lavoro dei due attaccanti, specie di Sanabria che ha raccolto in tutto e per tutto l'eredità e i compiti di Duvan Zapata. Come Duvan infatti, Tonny arretra di più agendo spalle alla porta per legare il gioco rispetto ad Adams, ma soprattutto, quel che sembra sempre di più un passaggio del testimone fra il 91 e il 9 granata è proprio quel gol firmato da Sanabria alla Zapata: incornata perentoria e palla sul secondo palo dominando l'area di rigore con annessa dedica a Duvan durante l'esultanza. Insomma, nonostante fosse arrivato solo due giorni prima dal Sudamerica, Tonny ha dimostrato di essere in palla, vuole dimostrare a tutti che si può fare affidamento totale su di lui, ma adesso tifosi e Vanoli si aspettano che torni ad essere il vero Sanabria anche a Torino - dove il gol manca dal 30 marzo contro il Monza - già da venerdì contro un'altra squadra lombarda: il Como.
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