Le cose negative emerse oggi invece non sono una novità, Colombo prima o poi paga il fatto di non essere all’altezza della serie A, Diana è in fase calante e appare poco reattivo, Rosina da il meglio di se quando fa azioni individuali, Abate invece lo da se lanciato in velocità e non se gli viene ervita la palla sui piedi ma soprattutto che gli attaccanti non sono mai decisivi nell’area di rigore avversaria, troppo molli anche se tecnicamente validi anche se fanno un lavoro oscuro per tenere palla e far salire la squadra; come squadra invece l’assoluta assenza di una idea in fase offensiva, oggi il Torino era messo in campo per difendersi non concedere spazi agli avversari e ripartire in contropiede, ma come? Fa male vedere che sia in A che in B molte reti vengono fatte con scambi fra gli attaccanti o con azioni corali chiuse da movimenti senza palla che trovano l’uomo smarcato davanti al portiere mentre invece al Torino da parecchi anni l’improvvisazione regna sovrana nelle azioni offensive, gli unici schemi sono la ricerca delle fasce o le azioni individuali; a onor del vero nella prima parte del campionato qualcosa si era vista, buone partite o buoni spezzoni di partita vanificati però dalla mira degli attaccanti e dalla fragilità difensiva.
Una cosa positiva di oggi che voglio utilizzare come chiusura è il fatto che il Torino è rimasto in partita fino alla fine al cospetto di un avversario più forte anche se non nella sua giornata migliore, tutti erano concentrati nella ricerca dell’obiettivo tutti sembravano coinvolti in un progetto e non si limitavano a fare il compitino come già successo troppo spesso in questa stagione. Da qui si deve ripartire, nelle prossime quattro partite incontreremo oltre all’Inter le tre squadre che dovremo metter dietro alla fine del campionato, fare meno di sette punti in queste tre partite potrebbe essere decisivo negativamente per l’esito finale della stagione.
In settimana ci sarà l’incontro di Coppa Italia contro la Lazio e il passaggio del turno potrebbe dare fiducia e in settimana proseguirà il mercato che offre poco se non si hanno soldi da spendere ma i soldi si possono ricavare vendendo chi non fa parte del progetto o per scarse motivazioni personali o per scelte dell’allenatore. La scelta di non utilizzare Natali anche dopo l’infortunio di Pratali per far salire Colombo potrebbe essere vista in questa direzione, dico e sottolineo potrebbe perche non sono in possesso delle motivazioni della scelta, anche se qualche pensiero cattivo ce l’ho e a pensar male si fa peccato, come diceva Andreotti, ma spesso ci si azzecca!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)