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Il Como sale, il Torino trema: grande differenza economica ma non è una scusa

Davide Bonsignore Redattore 
Il mercato dei lariani li pone senza dubbio tra le concorrenti per le coppe europee nella prossima Serie A

Le cose iniziano a complicarsi per il Torino. Siamo a oltre un mese dall'inizio della prossima Serie A, eppure la corsa dei granata alle coppe europee appare già in salita. A rendere la situazione ancora meno semplice è il Como: i lariani hanno fatto negli ultimi anni una grande cavalcata fino alla Serie A, inizialmente con un ottimo progetto, nei tempi più recenti anche con ingenti spese per dare a Fabregas i migliori giocatori a disposizione per la sua idea di gioco. Al primo anno - dopo la più recente rifondazione (2017) - nella massima serie, la squadra lombarda è già riuscita ad arrivare davanti al club di Urbano Cairo, terminando il campionato decima con i granata undicesimi. Il Toro ha, dunque, aggiunto una compagine alla lista di quelle con cui combattere per centrare l'obiettivo qualificazione alle coppe europee. In realtà, i recenti movimenti di mercato del Como fanno pensare che si possa considerare la squadra lariana tra quelle già in partenza davanti ai granata...

Como, siamo solo al 12 di luglio: che campagna acquisti!

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Dopo la prima stagione in Serie A, conclusa al decimo posto, il Como punta (ed è chiaro a tutti) alle coppe europee. Con una campagna acquisti che fa invidia anche ai migliori club europei, il club lariano si attesta dopo dodici giorni di calciomercato nella top ten mondiale per divario spese/entrate. Tra acquisti e riscatti (con Perrone che si dà già per fatto), il Como ha speso finora 114 milioni di euro. Sono già nove gli elementi entrati a far parte dell'organico di Fabregas in questi primi giorni di mercato: Mazzitelli - riscattato dal Frosinone per 2 milioni -, Felipe Jack - riscattato dal Palmeiras per 2 milioni -,  Van der Brempt - riscattato dal Salisburgo per 5 milioni -, Alex Valle - riscattato dal Barcellona per 6 milioni -, Addai - acquistato dall'AZ di Alkmaar per 14 milioni -, Kuhn - acquistato dal Celtic di Glasgow per 19 milioni -, Baturina - acquistato dalla Dinamo Zagabria per 25 milioni -, Jesus Rodriguez - acquistato dal Real Betis per 28 milioni - e Perrone, per l'appunto, in arrivo dal Manchester City per 13 milioni, dopo l'ultima stagione passata al Como. "Basta?", direte voi. In realtà, no. Il Como non sembra intenzionato a fermarsi: ci sono ancora degli elementi che la proprietà indonesiana dei fratelli Hartono vuole regalare al proprio tecnico. Si può dire che competano su livelli differenti rispetto al Torino.

Il Como ha un portafogli diverso...ma non sia una scusa

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Certamente si parla di competizioni differenti. I fratelli Hartono dall'Indonesia hanno rilevato i lariani tra i dilettanti per una cifra intorno ai 200 mila euro. Da quel momento una rapida cavalcata verso la massima serie condotta più che altro grazie al valido progetto: non sono elevati gli investimenti fatti dal 2019 (quando gli Hartono hanno acquistato il Como) a giugno 2024 (momento della promozione in Serie A). Tuttavia, da quando gli azzurri hanno raggiunto la massima serie, i proprietari hanno deciso di puntare molto più in alto: così ad oggi parliamo di oltre 400 milioni di versamenti da parte dei fratelli Hartono nelle casse dei lariani. Cifre monstre, esattamente come quelle raccontate per questa sessione di calciomercato (fin qui!). Con un potere d'acquisto simile, è facile pensare che il Como sia una squadra già più avanti del Torino, con i granata costretti a rincorrere i lariani senza possibilità di raggiungerli. Eppure, nell'analisi che vi abbiamo proposto il 24 giugno, confrontando Cairo con gli altri presidenti di Serie A, risulta evidente come l'aspetto economico non sia l'unico ad incidere per ottenere risultati sportivi. Certamente avere possibilità finanziare di questo tipo aiuta enormemente, eppure con le idee si può compensare questo aspetto. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e sono mostrati nell'articolo sopra citato. Quindi sì, alla domanda se il Como è favorita rispetto al Torino per le coppe europee, la risposta è sì. Ma all'aspetto finanziario si può compensare con quello sportivo.