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Ilic titolare? Ultima chance a Torino: Baroni ci crede, il serbo ci prova
Baroni ci crede, Ilic ci prova. Ilic ci crede, Baroni ci prova. Le azioni sono intercambiabili, tra chi ci crede e chi ci prova. Il punto è che dall'inizio del calciomercato ad oggi sono estremamente diverse le condizioni. Il centrocampista serbo era tra quelli scritti in grassetto nella "lista mercato" - e, a dire il vero, era così da un anno - eppure con Baroni qualcosa sembra essere cambiato. A partire dalla preparazione al Filadelfia c'era un sentore di cambiamento. Il ritiro a Prato allo Stelvio ne ha dato la certezza: Ilic sembra un giocatore diverso. L'eurogol contro la Cremonese è solo la ciliegina sulla torta di un ritiro in crescita per il numero 8 granata che ha capito di essere all'ultima spiaggia (in realtà già oltre). La crescita sembra esserci, e in un reparto in cui la qualità non manca non è scontato che il serbo riesca a farsi spazio...
Casadei e Gineitis già l'anno scorso hanno ottenuto un minutaggio maggiore rispetto ad Ilic. Considerando che l'italiano è arrivato a gennaio, è già un'indicazione importante. Quest'anno non c'è più Ricci, titolare inamovibile, ma si è aggiunto Anjorin, profilo di grande qualità. L'inglese ha qualche rischio fisico, motivo per il quale contro la Cremonese il serbo è partito dal 1'. Se è vero che sono profili diversi quelli citati, è anche vero che a Baroni piace sperimentare: Gineitis in questo ritiro è stato provato più vicino alla porta avversaria, mentre la coppia Casadei-Anjorin è stata sperimentata eccome dal tecnico granata. Ilic ambisce proprio a quelle posizioni: con le sue qualità, il serbo può essere un ottimo collante tra difesa e trequarti, ha le capacità di abbassarsi molto, ricevere il pallone e dare il via alla manovra offensiva. Le sue doti gli permettono, certamente, anche di spostarsi verso l'area avversaria e provare la conclusione (come successo nell'ultimo test amichevole). Insomma, grandi doti che significano duttilità...ma per un posto tra gli 11 titolari, Ilic guarda indubbiamente ai due mediani. Non una strada facile, ma percorribile.
Come detto, le posizioni che interessano al serbo sono quelle dei mediani. Baroni ha provato la coppia Casadei-Anjorin, che ai tifosi ispira e non poco. Tuttavia, bisogna considerare alcuni aspetti tattici. Casadei e Anjorin sono profili di grande duttilità, ma hanno anche alcune caratteristiche ben definite: sono prestanti dal punto di vista fisico e hanno una predilezione per le fasi finali delle azioni. Dall'altra parte Ilic ha un fisico meno imponente e nel suo stile di gioco c'è molto la tendenza di abbassarsi per ricevere il pallone e sfruttare la propria visione per impostare la manovra di costruzione. Se si considerano queste due caratteristiche del serbo, si può facilmente intravedere una parte del carattere calcistico di Ricci. Il punto è proprio questo: Casadei e Anjorin sono profili diversi da Ricci e Ilic e abbastanza simili tra loro. Un centrocampo composto da uno di questi due e da Ilic potrebbe forse essere più completo da un punto di vista tattico: il serbo punta proprio su questo aspetto. Ma sulle sue qualità nessuno aveva dubbi. Il punto è se Ilic riuscirà a trovare continuità e mostrare la mentalità giusta, cosa molto raramente osservata negli anni in granata dell'ex Verona. Se continua così avrà certamente le sue chance.
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