"Sono arrivato al Toro qualche settimana fa, sono contento. Anche a mia moglie piace tanto, siamo a posto in tutte le direzioni. Abbiamo visto un po' la città, abbiamo trovato qualche posto che ci piace tanto. Poi, piano piano, vediamo tutto". Così inizia la presentazione di Ardian Ismajli. Il difensore albanese, nato in Kosovo, è stato il secondo innesto in questa sessione di calciomercato estiva appena conclusa. Ex Empoli, dopo quattro stagioni in azzurro ha terminato il proprio contratto e si è unito ai granata a parametro zero. Come ormai consuetudine, Ismajli si è presentato ai microfoni di Torino Channel, parlando si sé, della sua vita, della sua famiglia, del passato ma anche del futuro. Di seguito le dichiarazioni del nuovo numero 44 granata.

Le Voci
Ismajli si presenta: “Difesa a 3 o a 4 è indifferente. Ai tifosi del Torino dico…”
Ismajli sulle origini e la famiglia: "Siamo in cinque, albanesi ma del Kosovo"
—Partendo dalle origini, l'ex Spezia ha raccontato: "Noi siamo tutti albanesi, però ci sono albanesi dall’Albania e albanesi dal Kosovo. Io sono albanese dal Kosovo. Siamo tre figli: io, mio fratello e mia sorella. Babbo lavora in politica, mio fratello giocava a calcio, ora non più. Ora fa il carabiniere. Mia sorella fa l’informatica. Poi io da bambino ho sempre sognato di giocare a calcio e non ho mai mollato. Siamo una famiglia di cinque, tre figli, mamma e papà. Mamma è a casa, mentre gli altri lavorano". Non solo legami di sangue, però. C'è una persona a cui Ismajli è particolarmente legato: "Oltre a mia sorella e mio fratello, Emir Sahiti anche è un mio fratello perché abbiamo giocato insieme per tanti anni, ci conosciamo da sempre e ci sentiamo spesso. Lui gioca in Bundesliga, sono contento per lui. Speriamo che anche lui faccia bene quest’anno".
Ismajli e la sua idea: "Voglio aiutare i giovani"
—Uno spirito da leader, come ha spiegato il difensore albanese. Uno spirito che, anche senza la fascia, lo porta ad essere estremamente presente nello spogliatoio, soprattutto con i giovani: "In tutti i club in cui ho giocato mi sono sempre sentito capitano, anche senza fascia. Un anno fa sono stato capitano nelle ultime tre partite con l’Albania, è stato un momento storico per me e la mia famiglia. Devo ringraziare tutti per avermi dato la fascia. Ho dato tutto in campo, le cose arrivano perché te le meriti. Io sono di quelli: aiuto tanto nello spogliatoio, soprattutto i giovani. Loro mi vogliono bene perché, siccome da bambino ho passato tante difficoltà, voglio aiutare i ragazzi giovani perché hanno bisogno". Per poi passare a raccontare dove è partita la sua esperienza internazionale e quanto fondamentale è stata per la sua vita: "La prima volta che sono andato fuori da casa mia, in Kosovo, a Prishtina, è stato quando sono arrivato all’Hajduk Spalato (in Croazia, ndr.). Lì ho conosciuto anche mia moglie, Matea Beslic, stiamo insieme da sei anni. Io lì ero calciatore, lei era ed è ancora presidente della squadra femminile. Quindi ci siamo conosciuti lì, siamo insieme e speriamo sia per tutta la vita".
Il sogno della Serie A e il Toro: "Conosco la storia e i tifosi"
"La Serie A era il mio sogno" ha raccontato Ismajli. "A Prishtina, in Kosovo, guardavo sempre solo Serie A. Noi abbiamo dovuto comprare la televisione per guardare tutti i campionati ma io ho detto al mio babbo: “Io voglio solo la Serie A”. Abbiamo guardato sempre la Serie A. Siamo sempre stati convinti che un giorno avrei potuto giocarci, ora sono cinque anni che gioco in Serie A e sono contento. Inizia per me ora il sesto anno e spero di giocarci ancora per tanto". Tanto dibattuta la modalità in cui Baroni deciderà di schierare la squadra, ma per il centrale albanese non è un problema: "Mi trovo bene sia con la difesa a 4 che con la difesa a 3. 3-4 anni fa in Nazionale abbiamo giocato a 3 dietro, ora giochiamo a 4. Qui con mister Baroni anche giochiamo a 4. Per me non è una cosa complicata". Poi, avviandosi alla conclusione, Ismajli ha anche raccontato come è entrato in contatto con il Toro: "Il Toro ha anticipato tutti, siamo contenti di essere qui perché dal giorno che mi hanno chiamato sia direttore che presidente – io ringrazio entrambi – da subito il mio procuratore mi ha fatto questa proposta e ho detto di sfruttare quest’opportunità. Sappiamo tutti cos’è il Toro, la storia e i tifosi. Quindi il mio lavoro è semplice: devo fare il massimo in campo...e poi vediamo".
Ismajli: "Ai tifosi dico..."
—"Il guerriero non molla mai. Il guerriero entra in campo anche se non è al 100%. L’ho fatto tante volte a Empoli e spero di poter portare questo guerriero in campo anche al Toro" ha spiegato il difensore albanese, che ha voluto anche mandare un messaggio al popolo granata: "Ai tifosi dico: con il vostro sostegno e il nostro lavoro in campo speriamo di fare bene quest’anno". Come curiosità ha raccontato ai microfoni di Torino Channel cosa lo carica prima delle gare: "Cosa ascolto prima delle partite? Unikkatil. È un cantante rap del Kosovo. Lui ormai da tanti anni abita in America però le sue canzoni sono di alto livello, ti danno tanta motivazione prima di entrare in campo".
"Ciao a tutti tifosi granata. Vi aspettiamo allo stadio, forza Toro!". Così ha concluso la propria presentazione Ardian Ismajli.
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