00:48 min
toronews toro approfondimenti Israel, primo esame superato: il Toro ritrova solidità tra i pali
focus

Israel, primo esame superato: il Toro ritrova solidità tra i pali

Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 
Il portiere uruguaiano ha offerto una buona prova in Coppa Italia con il Modena: ora è chiamato a far bene anche contro una big come l'Inter

La prima volta con la maglia del Torino Franco Israel non l’ha sprecata. Contro il Modena, nel match di Coppa Italia che ha inaugurato la stagione granata, il portiere uruguaiano si è presentato senza proclami, ma con la concretezza che serve in un ruolo tanto delicato. Qualche uscita pulita, due parate di riflesso che hanno tolto il respiro ai tentativi emiliani, e soprattutto la sensazione di sicurezza trasmessa a un reparto difensivo che, al contrario, ha concesso troppo.

Israel, un debutto che lascia ben sperare

—  

Il contesto non va dimenticato: Israel è stato chiamato a Torino per raccogliere l’eredità di Vanja Milinković-Savić, portiere che la scorsa stagione si è imposto come uno dei migliori del campionato per continuità e presenza. Un’assenza pesante, che rischiava di lasciare un vuoto difficile da colmare. Eppure, almeno in questa prima uscita, l’uruguaiano non ha fatto rimpiangere il predecessore. Senza strafare, ha messo in mostra ciò che serve davvero a un portiere: freddezza, senso della posizione e capacità di reagire nei momenti in cui la squadra abbassa la guardia. Come testimoniano i dati di SofaScore, il portiere uruguaiano è riuscito a fare 4 parate nel match contro il Modena e si è messo in mostra anche con il pallone tra i piedi visto che ha completato 10 passaggi lunghi.

Una scommessa ancora tutta da valutare

—  

Naturalmente, un giudizio complessivo sarebbe prematuro. Serviranno ben altre prove, a cominciare dal debutto in campionato contro l’Inter a San Siro, per capire se Israel potrà essere un punto fermo del nuovo Toro di Baroni. Per ora resta l’impressione di un portiere che conosce il mestiere e che non ha subito la pressione della “prima volta” davanti al proprio pubblico. Dietro a quell’aria tranquilla e ai 190 centimetri di fisicità, c’è un giocatore che ha già vissuto esperienze internazionali importanti con lo Sporting Lisbona e con la nazionale uruguaiana. Esperienze che ora dovranno tradursi in affidabilità continua in Serie A.