Un altro commento, e anche più recente, che arriva dai social e che ha animato molto il popolo del Torino è quello del giornalista Paolo Ziliani che sul suo account X si è scagliato contro Cairo. Nel suo passaggio viene invece fatto un paragone con la gestione e il lavoro di Aurelio De Laurentiis al Napoli visto che i due presidente si sono insediati ai vertici dei rispettivi club nel 2005. Questo il suo pensiero: "La vergogna senza fine del Torino di Cairo: un'altra indecorosa stagione, un povero allenatore dato in pasto alla folla e la storia del club e la passione dei tifosi ancora una volta calpestati. Cairo è in sella da 19 stagioni: come De Laurentiis che a Napoli partendo dalla C è arrivato a vincere 2 scudetti. Il Torino invece per la sciatteria del suo proprietario è sprofondato in un buco nero".
Pavan e Pastore si pongono dei dubbi: "Fila, Robaldo e rapporto con Vanoli..."
—Anche da altri esponenti della critica giornalistica arrivano pareri invisi all'operato di Urbano Cairo. Nelle scorse ore ha fatto parecchio rumore il pensiero di Andrea Pavan che sulle colonne di Tuttosport non ha negato un attacco al presidente granata facendo leva su temi come mancati investimenti e le consuete problematiche alle strutture del club come il Filadelfia e il Robaldo. Ecco le opinioni di Pavan: "La cosa più fastidiosa, dell’invettiva di Cairo, è che in qualche modo riuscirà, una volta di più, a distogliere l’attenzione dalle responsabilità e mancanze sue, dirottando la critica sulla caccia e l’identikit dell’ennesimo allenatore con cui andare alla ventura e poi eventualmente gettare nell’indifferenziato. Un tentativo quasi disperato di salvare a dispetto dei santi - cioè dei tifosi - poltrona e reputazione. Una reputazione minata, negli ultimi giorni, anche da una contestazione solitaria ma per lui assai imbarazzante a un evento mediatico (a Dogliani) in cui si aspettava solo ossequi e dove ha raccontato la solita, stucchevole, farlocca litania di io qui e io là, milioni di fantastiliardi investiti (dove? Booooh) e conteggio di piazzamenti risibili, e il Fila e il Robaldo come se esistessero davvero, e i palloni che non c’erano quando è arrivato lui e quel Ciuccariello che abita solo nella sua testa ma che continua a evocare per legittimare di una qualche apprezzabilità la sua totale inadeguatezza granata...".
Infine si registra anche la descrizione di Giuseppe Pastore su Cronache di Spogliatoio che pone il focus soprattutto sulla gestione delle polemiche in pubblico di Cairo contro Vanoli dopo la partita con la Roma di domenica scorsa, con le seguenti riflessioni: "Gli ultimi 4-5 giorni folli di Cairo? Sono iniziati dopo il brutto finale di stagione del Torino. Cairo ha iniziato a criticare in maniera piuttosto aspra Vanoli. Perché confronti il Torino di Adams con il Torino di Immobile? Non lo so, ci sono stati 2-3 giorni in cui sembrava davvero…libertà. Si sono incontrati e c’è un riavvicinamento umano. Mi pare tutto abbastanza grigio, mediocre, a cominciare dalla gestione di queste cose che non vanno affrontate in maniera così rozza. Vanoli è uno che al contrario di altri allenatori le cose le dice, anche ai suoi datori di lavoro".
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