Il “modello Dia” e la nuova identità di Adams
—Per capire cosa Baroni potrebbe chiedere ad Adams, il riferimento più utile arriva da Boulaye Dia nella Lazio della passata stagione. Dia, pur essendo una punta centrale di origine, veniva utilizzato da trequartista libero alle spalle di una prima punta statica. Il suo compito era rompere gli equilibri difensivi, attaccare gli spazi lasciati dalla difesa, e non dare mai punti di riferimento. Adams, per struttura e attitudine, può ricoprire un ruolo simile. Nel 4‑2‑3‑1 di Baroni, il trequartista non è un regista offensivo, ma un elemento di connessione e frattura: serve corsa, lettura, capacità di inserirsi e resistere al contatto. In questo senso, Adams ha le caratteristiche per reinventarsi. Ma perché questa idea tattica prenda corpo, serve un doppio via libera: dalla condizione fisica di Zapata, che potrebbe costringere Baroni a gestire le rotazioni più del previsto, e dal mercato, che potrebbe portare altrove lo scozzese.
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