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Torino, Baroni fa scacco a Sottil con il cambio modulo: il confronto

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
Sottil ingabbia per un tempo intero Baroni, ma il tecnico granata risponde e con il cambio modulo cambia le carte in tavola

Nella partita a scacchi tra Baroni e Sottil, gli assedi non sono mancati. La partita di Coppa Italia alla fine ha premiato il Torino, ma non senza difficoltà. Sottil ha messo con le spalle al muro i granata per un tempo intero, la mossa decisiva però l'ha fatta Baroni con la scelta di cambiare un piano tattico che mostrava evidenti problemi in campo.

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Il Modena è riuscito a fare esattamente ciò che Sottil aveva chiesto nella prima frazione. Il tecnico cresciuto in granata voleva una squadra aggressiva, capace di arrivare velocemente in porta e con un possesso palla funzionale alla finalizzazione. Tre condizioni che si sono verificate e che hanno messo in difficoltà il Toro. La squadra di Baroni ha tenuto maggiormente la palla nel complesso, ma a lungo in modo sterile e senza sbocchi. Quella di Sottil ne ha tratto invece maggior vantaggio. Due i nodi che non si sono sciolti invece. "Dobbiamo gestire meglio gli ultimi metri" ha affermato Sottil. Ha ragione il tecnico, perché c'erano tutte le condizioni per segnare a fine primo tempo ma è mancato qualcosa sottoporta. Il secondo aspetto è quello decisivo, quello che conferisce la vittoria a Baroni anche nella gestione della partita: la capacità di trovare misure di contenimento per far fronte agli imprevisti.

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Baroni è un attento osservatore. L'incapacità di fare la differenza e prima ancora di giocarsela alla pari con il 4-2-3-1 imponeva soluzioni. Quella del tecnico granata è stata abbandonare il sistema tattico preferito per tappare le falle di una costruzione troppo lenta. Individuato il punto debole, il centrocampo, è lì che Baroni è intervenuto con il passaggio al 4-3-3 e l'aggiunta di un terzo centrocampista, Ilkhan, come vertice basso. Il secondo cardine che ha contribuito a limitare la pericolosità delle incursioni gialloblù è stato l'intervento sulle distanze. Baroni ne ha parlato a lungo nell'analisi postpartita: "Eravamo lunghi e larghi, abbiamo sistemato le distanze. Nel secondo tempo sono migliorate, eravamo più raccolti e la squadra ha giocato". La nuova veste del Toro è stata efficace e la capacità di adattarsi a gara in corso in base a quanto stava dicendo la partita è stata provvidenziale. Baroni così ha recuperato il gap su Sottil e ha trovato il modo di cambiare l'inerzia della partita. La mossa decisiva è arrivata dalla panchina.