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Torino, Casadei in calo? Per Vanoli è normale e la fiducia non manca

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Un focus sulle ultime prestazioni del classe 2003 ex Chelsea, in leggero calo dopo l'exploit iniziale
Alberto Girardi

Cesare Casadei ha impiegato pochissimo tempo a diventare un uomo chiave della rosa di Paolo Vanoli, ma dopo un inizio promettente, culminato con il suo primo gol in Serie A contro il Monza il 2 marzo 2025, sta recentemente attraversato un periodo di flessione. Nelle ultime gare il centrocampista è calato, ma per Paolo Vanoli non sembra nulla di inatteso o preoccupante.

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Un calo previsto, il Torino crede nel suo talento

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"Casadei ha avuto un exploit tutto d'un colpo: è entrato, ha fatto gol ed è andato in nazionale, ma può avere anche dei periodi meno felici". Dichiarava il tecnico granata dopo la gara contro la Lazio. Casadei è un giocatore con grandi qualità, ma che paga ancora una certa inesperienza in alcune situazioni di gioco. Inoltre l'ex Chelsea non può essere considerato un "prodotto finito" ma un ragazzo ancora da coltivare e da coccolare. Il calo può essere visto come un passaggio necessario per far sì che diventi un vero e proprio talento della nostra Serie A, con tutte le pressioni e le aspettative che ne derivano. Nel frattempo il ragazzo sembra avere tutta l'umiltà e la voglia di lavorare con dedizione. Anche a Bologna, ad esempio, il rigore causato non è stato visto come un sintomo di un problema più grande, ma come un tassello del suo percorso di crescita. Insomma le qualità di Casadei sono sotto gli occhi di tutti e il lavoro dello staff tecnico granata è quello di preservare il talento del classe 2003, accompagnandolo in un percorso di crescita che potrebbe portarlo ai vertici del nostro calcio.

Una sana competizione

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Il centrocampo del Torino in questa stagione è il reparto che forse più fa la differenza: dal salto di qualità di Ricci, alle prestazioni di Gineitis fino proprio a Cesare Casadei, senza dimenticarsi di Ivan Ilic, sicuramente non un giocatore importante per il Torino al momento ma a cui la qualità non manca di certo. E come Paolo Vanoli ha affermato a più riprese per un allenatore è importante avere una squadra con tanta concorrenza, con i giocatori che si giocano il posto in settimana, così da trasformare i momenti negativi in stimolo per migliorarsi sempre.