Partita top: Torino-Empoli 1-0, non la migliore ma la più importante
—Proprio quest'ultimo aspetto è ben rappresentato dalla sfida di ritorno contro l'Empoli, vinta dal Torino di misura. Magari non è la partita migliore giocata da Lazaro, ma di sicura quella più importante: con Torino-Empoli tutti si sono accorti dell'importanza dell'austriaco (meglio tardi che mai!). I granata iniziano con un anonimo 4-2-3-1: Casadei, Ricci e Gineitis fanno da filtro tra la difesa e i due trequartisti, Vlasic ed Elmas, che supportano Adams in attacco. Lazaro parte dalla panchina, a causa di un affaticamento muscolare. I granata in questa nuova forma non trovano soluzioni, sono statici e addirittura subiscono l'Empoli. Se già al 45' Vanoli aveva provato a cambiare con l'inserimento di Masina per Walukiewicz, la soluzione vera arriva al 63': Lazaro rileva Gineitis e il Torino può tornare al 4-2-3-1. L'ingresso dell'austriaco si rivela provvidenziale: la squadra torna a giocare come aveva già mostrato di saper fare, trova il gol con Vlasic al 70' e vince la partita. Non sarà la partita con le statistiche più incredibili per l'austriaco - che ha comunque portato a casa un solido 75% di precisione nei passaggi - ma è quella più importante, perché tutti si sono resi conto di quanto Lazaro, almeno in questa stagione, sia stato insostituibile. Fondamentale.
Partita flop: Torino-Roma 0-2, Lazaro impalpabile come tutti i granata
—Ancora una volta, ci sarebbe forse qualche altra partita in cui le statistiche dell'austriaco sono anche peggiori, ma questa è rappresentativa. L'impalpabilità di Lazaro nell'ultima di campionato contro la Roma ben delinea lo spirito con cui i granata hanno concluso questa stagione: in ciabatte. Il numero 20 granata è stato in campo per l'intero match, collezionando 2 cross riusciti su 7 tentati (29% di precisione), 2 soli dribbling tentati e solo 1 riuscito e 1 duello vinto. A ciò si aggiungono i 12 possessi persi. Oltretutto, l'impalpabilità (è il termine migliore per descrivere la prestazione dell'austriaco) la si nota anche dalla fase difensiva: 0 tiri bloccati, 0 intercetti, 0 contrasti, 2 dribbling subiti. Un disastro. A maggior ragione con il secondo gol subito dai granata: Soulé crossa per Saelemaekers, che è solo in area e può colpire libero di testa e infilare lo 0-2. A marcare il belga proprio Lazaro, che se lo perde clamorosamente. Impalpabile.
Lazaro, il pagellone: ecco il voto di fine stagione

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Insostituibile e impreciso. Sono due aggettivi che hanno segno opposto ma che vanno a braccetto nella descrizione della stagione di Valentino Lazaro. L'austriaco in quest'annata ha giocato 35 partite, di cui 28 da titolare, per un totale di 2502 minuti. A fare di lui un giocatore insostituibile ci hanno pensato le sue caratteristiche di agilità, capacità di portarsi sul fondo a crossare e una buona precisione nei passaggi (82%). Non a caso, Lazaro si presenta al pagellone come miglior assistman granata: sono 6 i passaggi che in stagione hanno portato al gol. A ciò si aggiunge il numero di passaggi chiave a partita (1,06) e le 8 grandi occasioni create in stagione. Numeri buoni, coronati da una discreta quantità di palloni messi in mezzo all'area: 4,49 a partita. A fare di Lazaro un giocatore impreciso è questo stesso dato, ma analizzato dal punto di vista della qualità e non della quantità: dei 4,49 cross a partita, soltanto il 24,2% va a buon fine. A questo si aggiunge, poi, il 43,1% di duelli vinti e il 41% di dribbling riusciti. Anche i 10,9 possessi persi a partita e i 6 cartellini gialli presi in stagione sono troppi per l'austriaco. Una stagione, quindi, caratterizzata da alti e bassi, ma che ha comunque permesso a Lazaro di confermarsi come uno dei migliori granata: per lui il voto stagionale è un 6,5.
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