Dopo un buon apporto tra dicembre e gennaio, per l'attaccante francese è arrivato un calo inaspettato nella seconda metà di febbraio
Il mercato di gennaio ha aiutato il Torino ad essere più ravvivato grazie a degli innesti di qualità come Cesare Casadei ed Eljif Elmas. Il secondo ha avuto un forte impatto sulla formazione granata segnando ben tre reti in quattro presenze e diventando di diritto un punto fermo per il tecnico Paolo Vanoli che difficilmente da ora in avanti ci rinuncerà, salvo imprevisti. L'exploit del calciatore macedone ha avuto una conseguenza su un suo compagno di reparto, vale a dire Yann Karamoh che ora è tornato indietro nelle gerarchie perché si è fatto passare d'avanti un giocatore più forte di lui come Elmas.
Karamoh soffre la concorrenza di Elmas: per lui spazi ridotti e ingressi in campo opachi
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Tra dicembre e gennaio era stato importante l'apporto di Karamoh al Torino e lo stesso allenatore Vanoli, ne aveva sottolineato diverse volte l'utilità nel suo scacchiere. Tuttavia da circa un mese a questa parte qualcosa si è arrestato nel percorso dell'attaccante esterno francese. Nel mese di gennaio era riuscito a rendersi protagonista con due assist (contro Juventus e Cagliari) ma sottoporta è ancora a quota zero in termini di gol dopo 28 giornate di Serie A. La partita persa dal Toro a Bologna del 14 febbraio (unica sconfitta nel 2025 dei granata) è stata l'ultima presenza da titolare del classe 1998, che nelle ultime tre partite è sempre e solo subentrato per gli spezzoni finali. Questi suoi ingressi in campo nella ripresa non hanno però aiutato Vanoli a ricredersi sulle chance di titolarità di Karamoh. L'ex Inter e Parma appare infatti meno convinto e lucido quando gioca, dovrebbe invece cercare di determinare con qualche strappo in accelerazione approfittando magari di difese avversarie stanche.