IL TEMA

Torino, sono tornati i gol dei centrocampisti. Così Vanoli fa a meno di Zapata

Piero Coletta
Casadei ed Elmas hanno dato vitalità alla squadra ed i granata sono tornati a fare punti

Il Torino di Paolo Vanoli, complice il mercato di gennaio e il cambio di modulo con il nuovo 4-2-3-1, è tornato a fare punti dopo un periodo molto complicato. Casadei ed Elmas hanno dato vitalità alla squadra: il primo per la sua fisicità e per gli strappi a centrocampo, oltre a una propensione quasi adrenalinica all’inserimento senza palla; il secondo per l’imprevedibilità che sta portando al reparto offensivo. Tuttavia, c’è un dato interessante a riguardo: i loro gol hanno contribuito ad alzare il numero delle reti segnate dai centrocampisti. Questo è un fattore che sta dando una grossa mano alla squadra, compensando, in qualche modo, l'assenza pesante di Zapata.

Sono tornati i gol dei centrocampisti

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Uno degli aspetti positivi di questa annata granata è la presenza significativa di gol da parte dei centrocampisti. I centrocampisti granata (inclusi i trequartisti) hanno segnato complessivamente 14 gol su 35 totali. Questo significa che il 40% delle reti porta la firma delle mezzali e dei fantasisti. Un dato che si discosta notevolmente rispetto a quello della passata stagione, quando i gol dei centrocampisti erano stati appena 7. Nell'ultimo anno di Ivan Juric, infatti, i centrocampisti avevano segnato solo 7 reti: tre gol erano stati segnati da Ilic, altrettanti da Vlasic, e una rete da Ricci.

Statistiche sulle reti segnate dai centrocampisti (dati Kickest):

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24/25: 14 su 35

23/24: 7 su 36

22/23: 16 su 42

21/22: 24 su 46

Il dato della stagione precedente stride fortemente con quello attuale, e si rimette in linea con le prime due stagioni di Juric, quando i centrocampisti e i trequartisti segnavano molto di più, e la squadra beneficiava di questa prolificità. Questa differenza evidenzia come Vanoli sia riuscito a migliorare un reparto che in passato aveva faticato, con l’apporto offensivo che pativa di una sorta di “dipendenza” dalle reti di Zapata e dagli strappi sull’esterno di Raoul Bellanova.

I meriti di Paolo Vanoli

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Nel lavoro svolto da Paolo Vanoli in questa stagione, uno dei meriti più evidenti è quello di aver ridato vitalità al centrocampo. Forse mancano altre reti di Ricci, ma ciò può essere spiegato dal suo ruolo e dalla posizione lontana dalla porta. Tuttavia, sono arrivate le reti di Gineitis, ad esempio. Vlasic è tornato a segnare con maggiore continuità, soprattutto grazie al cambio di modulo. Elmas ha avuto un impatto positivo, così come Casadei, e anche Linetty ha ritrovato la via del gol (a Cagliari) dopo una stagione senza reti.


Il canovaccio tattico dell’allenatore ha sicuramente avuto un impatto: Vanoli è riuscito a sopperire all'assenza di Zapata, che è out a causa dell’infortunio al crociato subito a novembre contro l’Inter. Adams è un attaccante che segna, ma non con la stessa frequenza dell’ex Udinese e Atalanta. L'assenza di Zapata, che è stata molto pesante per i granata, probabilmente ha permesso a Vanoli di responsabilizzare i giocatori e di distribuire meglio i gol tra di loro. Da un certo punto di vista, le reti dei centrocampisti stanno “coprendo” quelle non siglate da Zapata.