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Toro, ancora difesa a tre per Baroni: gli scenari

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La scelta è dovuta alla mancanza di esterni, ma potrebbe tornare comoda in futuro
Redazione Toro News

Si era già vista nel secondo tempo della gara contro la Cremonese in alcuni allenamenti, Baroni l’ha riproposta per la prima volta ieri da inizio gara. Contro il Monaco il Toro si è affidato a una difesa a tre. Nel 3-4-2-1, il tecnico granata ha scelto Ismajli, Maripan e Masina per comporre il terzetto difensivo davanti a Paleari.

Mancavano gli esterni pronti

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Sulla scelta di Baroni sicuramente inciso l’assenza di esterni offensivi. Ngonge è rimasto a Torino per fare lavoro atletico personalizzato, Aboukhlal aveva alle spalle un solo allenamento con i compagni ed è stato schierato nella ripresa. Con Njie ancora al lavoro per tornare nella migliore condizione dopo un infortunio al polpaccio, Baroni si è ritrovato con il solo Cacciamani disponibile tra gli esterni. E così il tecnico ha optato per un cambio modulo, schierando i suoi con il 3-4-2-1.


Anche un piano B?

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Ci sono pochi dubbi su quello che sarà il modulo di base del toro, il 4-2-3-1. È su questo assetto che ha lavorato Baroni, focalizzando la stragrande maggioranza dell’esercitazioni tecnico tattiche in ritiro. La scelta di allenare anche la difesa tre si può leggere da due punti di vista. In primis per l’assenza di esterni offensivi: inutile forzare tanti giocatori fuori ruolo dal primo minuto contro il Monaco. Il 3-4-2-1 (o simili varianti) possono inoltre rappresentare un piano B da usare anche nel corso della stagione, in caso di necessità.