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Toro in numeri, Il “Cobra” Aboukhlal non sibila: l’oggetto misterioso di Baroni
Quando in estate il Torino ha deciso di affondare il colpo per Zakaria Aboukhlal, lo ha fatto andando in controtendenza rispetto a ciò che negli ultimi anni è diventata la normalità granata. Cairo e il suo club vivono ormai quasi esclusivamente di prestiti, molti dei quali nemmeno riscattati; gli acquisti a titolo definitivo, soprattutto sopra una certa cifra, sono sempre più rari. Aboukhlal, invece, è stato un investimento vero: un attaccante con qualità reduce da stagioni di buon livello in Ligue 1 e soprattutto acquistato con l’idea di diventare un titolare del progetto tecnico.
Il marocchino però, da quando è arrivato sotto la Mole, è rimasto un po’ un oggetto misterioso. Le aspettative erano tutt’altro che basse: Baroni lo aveva individuato come un esterno ideale per il 4-3-3, il modulo con cui si era pensato di costruire la nuova identità offensiva del Toro. Velocità, capacità di attaccare la profondità, una buona produzione offensiva dimostrata in Francia: sulla carta era un innesto perfetto per dare imprevedibilità e gamba alla squadra. Ma quella struttura è durata poco. Con il passaggio deciso e definitivo al 3-5-2, Aboukhlal si è trovato improvvisamente senza ruolo, chiuso e quasi tagliato fuori dalla formazione tipo già dalle prime settimane. I numeri raccontano esattamente questo. In Serie A, fin qui, ha messo insieme pochissimi minuti, appena 114 complessivi, distribuiti in cinque presenze frammentate. Troppo poco per incidere, troppo poco anche solo per intuire che tipo di impatto possa avere in Italia. Zero gol, zero assist: statistiche che fotografano più l’assenza che la presenza. Non perché il giocatore abbia deluso quando è entrato, ma perché non è quasi mai stato inserito davvero nel progetto tecnico.
A Tolosa il nord-africano era un giocatore pericolosissimo che nella stagione 2024/2025 calciava con una media di 3 tiri ogni 90'. Fin qui in granata ha calciato solamente 2 volte, completato 2 dribbling e tentato 21 passaggi (di cui 15 riusciti). Numeri di chi a Torino per ora non è ancora entrato nelle rotazioni i e nei meccanismi di gioco. In una squadra che vive di equilibrio, ripartenza e compattezza, lui è il profilo che più di tutti rischia di rimanere schiacciato ai margini, prigioniero di un’incastro tattico che lo penalizza.
L’investimento, però, rimane. E rimane anche la sensazione che Aboukhlal non abbia ancora avuto la possibilità di far vedere davvero chi è. I numeri, al momento, raccontano una storia semplicissima: troppo poco minutaggio per emergere, troppo poco spazio per incidere. Ma raccontano anche, guardando il passato recente, un giocatore che ha margine, potenziale e una produzione offensiva non banale. Il Toro dovrà decidere cosa fare del suo "Cobra": provare a trovargli un ruolo nel sistema attuale, o restituirgli un contesto tattico più adatto.
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