Torino-Udinese sarà una sfida che metterà di fronte due allenatori alla prima esperienza in Serie A. Sia Paolo Vanoli che Kosta Runjaić sono due tecnici all'esordio nel nostro campionato e che stanno vivendo una stagione molto simile, oltre a condividere tante idee di gioco. Il loro unico precedente risale alla gara d'andata, terminata 2-2 in rimonta granata, che ha dato il via alla rinascita del Torino.


IL TEMA
Vanoli-Runjaić, sfida tra due allenatori simili: hanno messo le basi per il futuro
Tra momenti difficili e prestazioni convincenti: si poteva fare di più?
—Il campionato sta ormai volgendo al termine e Torino e Udinese si trovano nella medesima situazione: decimo posto in classifica con 40 punti (salvezza matematica) e una stagione caratterizzata da alti e bassi. Guardando indietro, partendo dal loro arrivo sulle rispettive panchine e considerando il percorso fatto fin qui era difficile chiedere qualcosa in più ai due tecnici, che con le rose a disposizione si trovano in una buona posizione di classifica. Questo è testimoniato dal fatto che le tifoserie, sia quella granata che quella bianconera, hanno ben poco da recriminare ai due allenatori, che fino a questo momento hanno svolto un gran lavoro su tutti i fronti. Vanoli è stato bravo a prendere in mano un Torino orfano di Buongiorno e Bellanova poi in seguito anche del suo capitano e leader Duvan Zapata, tutto questo in una piazza più che mai in protesta contro la società. Runjaić, invece, è stato in grado di dare una nuova e forte identità all'Udinese, che l'anno scoro concludeva alla quindicesima posizione con 37 punti e 37 gol fatti - oggi, a 6 giornate dalla fine ha totalizzato già 40 punti e segnato 36 reti.
Stile e filosofia: i punti in comune tra i due tecnici
—Sia Runjaić che Vanoli son due allenatori dotati di una grande leadership e con un approccio molto moderno alle partite. Il primo punto comune è quello di essere versatili in base alle varie esigenze ed entrambi hanno spesso sottolineato l'importanza di saper giocare con più moduli per essere più competitivi, adattando il proprio stile alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. In questo stagione, inoltre, entrambi hanno dimostrato di avere una mentalità offensiva e aggressiva, concentrazione e intensità sono infatti due parole chiave del loro stile di gioco. In conclusione si può affermare che fin qui sono stati apprezzati entrambi per il loro tentativo di creare un gruppo solido e coeso, facendo grande attenzione ai dettagli.
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