Non basta la prova generosa dei ragazzi di GDB per fermare l’inter apparsa solida e cinica. Metamorfosi dei granata rispetto alle ultime deludenti prestazioni, oggi hanno giocato da Toro dimostrando che non sono una squadra da ultime...
Non basta la prova generosa dei ragazzi di GDB per fermare l’inter apparsa solida e cinica. Metamorfosi dei granata rispetto alle ultime deludenti prestazioni, oggi hanno giocato da Toro dimostrando che non sono una squadra da ultime posizioni, ma le partite precedenti giocate non al 100% li obbligano ancora a difendere i quattro punti di vantaggio che hanno sulle ultime tre della classifica.
GDB si affida a Corini e Rosina, cosa che ultimamente Novellino aveva smesso di fare e i due pelati lo ricambiano della fiducia, il primo dando spesso ordine alle giocate e il secondo impegnando per 90 minuti la retroguardia nerazzurra non dando punti di riferimento e giocando sicuramente la miglior partita della stagione.E’ proprio questa variante tattica, questa libertà data a Rosina a tutto campo la novità di GDB che ha rivitalizzato il Toro, mossa che fa ben sperare per il futuro anche se domenica a Roma mancheranno Corini e Bottone e il centrocampo ne risentirà soprattutto come ordine visto che Grella anche stasera ha dimostrato di possedere una generosità encomiabile ma una certa approssimazione nel giocare la palla soprattutto quando non riesce a giocarla di prima.
Peccato che due errori consecutivi, palla persa da Lazetic sulla tre quarti che ha generato un corner e dormita seguente di Stellone, Diana e Dellafiore su Cruz, abbiano regalato la vittoria all’inter; due errori che erano i primi di un Torino che ha fatto una prima mezz’ora generosissima e lucidissima con l’unico limite di non trovare mai la porta nonostante gli otto tiri calciati nel primo tempo contro la porta di Julio Cesar, tanto da far cambiare modulo tattico a Mancini per arginare il dominio territoriale granata.
Nella ripresa il Toro è apparso comunque meno brillante, conseguenza del primo tempo giocato ai mille all’ora, ma ha cercato per cinquanta minuti il pareggio tenendo costantemente il pallino della partita concedendo però all’inter pericolose ripartenze soprattutto con la velocità di Suazo.