Il ragazzo contro il Milan ha avuto un impatto sulla partita devastante tant’è che il pareggio granata è nato dopo una sua iniziativa, un tiro al fulmicotone respinto a fatica da Donnarumma. Quello che piace di Edera è proprio l’imprevedibilità che ha nel tirare nello specchio della porta, oltre alla compostezza nello stare in campo e dare tutto per la squadra senza troppi personalismi. Richiamato in Under 20, oggi come oggi insieme a Bonifazi e Barreca, è il futuro su cui può poggiare il Toro. Certamente deve ancora crescere ma i passi fatti in avanti sono stati davvero enormi se pensiamo che fino allo scorso anno faticava a trovare spazio in Lega Pro sia a Venezia che a Parma (14 presenze complessive e un gol). Poi la fortuna di aver trovato Mihajlovic che ha creduto nelle sue potenzialità, oggi ha già collezionato ben 10 presenze in serie A e 3 in Coppa Italia gonfiando la rete in entrambe le competizioni. Adesso il destino è solo nei suoi piedi e nella sua testa. Difficilmente Niang troverà posto tra gli undici titolari se non ha partita in corso.
Detto ciò i granata, dopo le quattro sconfitte consecutive, hanno inanellato prestazioni, gol e vittorie che hanno riportato alto il morale, è cresciuta l’autostima e anche il gioco è migliorato. Le azioni nascono sempre in maniera ordinata e il pressing voluto da Mazzarri inizia a dare i suoi frutti. All’appello manca solo Belotti e le sue reti, nelle ultime due partite ha sprecato due gol fatti, uno contro il Chievo su assist di Ljajic e il rigore contro il Milan. Ecco se il centravanti granata avrà la capacità di entrare in campo a Bergamo, senza pensare troppo all’errore di mercoledì scorso e soprattutto dominare la troppa foga di arrivare alla segnatura, allora i gol dovrebbero arrivare nuovamente.
L’Atalanta è una squadra sempre in crescita, ben organizzata e Gomez ha ritrovato anche il gol. Senza Ilicic, giocatore che ha sempre fatto male al Toro, Rizzo e Spinazzola per infortuni vari; ritrova Toloi dopo la squalifica. Occhio al nuovo talento e spauracchio Barrow, giovane ma già entrato nelle grazie di Gasperini.
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