L'inchiesta

Bilancio Torino 2020, conti in rosso per il terzo anno di fila: le cause

Nicolò Muggianu

 BOLOGNA, ITALY - APRIL 21: Urbano Cairo President of Torino FC looks on prior the beginning of the Serie A match between Bologna FC and Torino FC at Stadio Renato Dall'Ara on April 21, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

A fronte della flessione dei ricavi la società di Urbano Cairo ha agito principalmente sul fronte dei costi, tagliando in primis i costi del personale dell'8% passando dai 62 milioni di euro del 2019 ai 56,9 milioni di euro del 2020. La fonte di questo "risparmio" va ricercata principalmente nella riduzione della retribuzione lorda dei calciatori per la stagione sportiva 2019/2020, che la società ha potuto mettere a bilancio grazie a un accordo con i propri tesserati. In altre parole il Torino ha potuto tagliare buona parte dei propri costi del personale grazie ad un accordo con i giocatori per la riduzione dei rispettivi ingaggi.

In crescita invece le plusvalenze, che sono lievitate fino a 19,4 milioni di euro nel 2020 dopo gli 11 milioni di euro messi a bilancio a tale voce nel 2019. Plusvalenze che sono così distribuite:

  • Cessione di Kevin Bonifazi (Euro 9,4 milioni)
  • Cessione di Alejandro Berenguer (Euro 7,5 milioni)
  • Cessione di Leonardo Candellone (Euro 0,4 milioni)
  • Premi di rendimento per complessivi 2,1 milioni correlati alle cessioni a titolo definitivo di Nikola Maksimovic, Marco Benassi, Bruno Peres e Alfred Gomis.
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