OSTACOLI
—PERCHÉ NO - L'ostacolo è rappresentato da un allenatore che il Toro lo conosce molto bene, Walter Mazzarri. L'allenatore di San Vincenzo sta cercando, con i giocatori che ha a disposizione, di mettere in piedi una squadra combattiva, che possa dare fastidio a qualsiasi squadra. I miglioramenti si vedono, ma la vittoria manca da troppo tempo: per questo, i giocatori hanno chiesto di andare in ritiro sin da sabato, per trovare la concentrazione migliore in vista del Toro. I granata devono stare attenti.
CERTEZZE
—PERCHÉ SÌ - Anche in serate sfortunate come quella di giovedì contro l'Empoli, il Toro continua ad accumulare certezze e fiducia: se è vero che Juric ha ammesso di volere sempre di più in conferenza stampa, Cagliari rappresenta la tappa ideale per mettersi ulteriormente alla prova e cercare di uscire dal limbo della classifica in cui il Toro è finito a causa di alcuni risultati troppo penalizzanti. Diverso lo stato mentale del Cagliari, che in una situazione così complicata, soffre ancora di più nei momenti di difficoltà all'interno della partita.
INDIVIDUALITÀ
—PERCHÉ NO - Il Cagliari, dal canto suo, può vantare delle individualità di livello: primo su tutti Joao Pedro, che ha già messo a referto 8 gol e 3 assist in una squadra che ha collezionato soltanto 9 punti in classifica. Poi Nahitan Nandez, centrocampista tuttofare della nazionale uruguaiana, Alessio Cragno portiere super affidabile e Keità Balde, che qualche giorno fa si è esibito in un gol da cineteca a Reggio Emilia contro il Sassuolo. I granata dovranno fare molta attenzione ai singoli.
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