Che cuore questo Toro!

Una partita iniziata non bene e che stava finendo nel peggiore dei modi, trasformata in un sogno (europeo) da due magie allo scadere dei gioielli granata. Questa in sintesi Torino-Genoa, una gara incredibile per le emozioni date nel finale di gara, dal gol di Gilardino alle risposte di Immobile e Cerci.

GRANDI RIMONTE – Se a inizio partita sembrava che i granata non avessero molto da chiedere a questo match, e le motivazioni fossero poche, ciò che è successo nel finale (e sette giorni dopo Catania) ci fa capire che la mentalità è quella giusta e che questo gruppo ha fame di successi. Con quest'ultima, insperata rimonta, salgono a quattro gli svantaggi ribaltati conquistando la vittoria: nessuna squadra ha fatto meglio in questa Serie A. Più in generale, il Toro ha recuperato 16 punti da situazione di svantaggio, perdendo solo 11 delle 19 gare in cui era andato sotto nel punteggio: è primato stagionale nel massimo campionato italiano.

TORO VERSIONE DIESEL – Il carattere questa squadra ce l'ha, ed ultimamente sta venendo fuori alla lunga, invertendo un triste trend del recente passato, quando si perdevano le gare negli ultimi minuti. Tutti gli ultimi cinque gol del Toro sono arrivati nei 20 minuti finali, 11 degli ultimi 13 sono stati realizzati nella ripresa. La conferma di una squadra che non molla, che continua a crederci, e forse anche dal punto di vista atletico la tenuta quest'anno è stata migliore.

GEMELLI – Che dire ormai, di non già detto, della coppia d'oro della rosa granata: Cerci-Immobile sono il miglior duo offensivo della Serie A, ed il fatto che sia stranamente composto da due italiani (cosa rara di questi tempi, visti i reparti avanzati delle altre squadre del campionato) non può essere ingorato dal C.T. azzurro Prandelli. Cerci e Immobile hanno segnato 32 gol in due, al momento meglio di qualunque coppia della Serie A. Almeno uno dei due ha preso parte attiva, con la rete o l'assist, a 40 dei 49 gol del Torino, l'82%! Difficile tenerli entrambi per la prossima stagione, ma è fondamentale che resti almeno uno. Ed il sostituto dell'altro dovrà essere compatibile con le caratteristiche dell'attuale coppia d'attacco, per non snaturare l'attuale impronta di gioco vincente.

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