Adesso parliamoci chiaramente, il Toro nel primo tempo, al di là della luce, ha spesso palesato molte difficoltà a contenere la squadra allenata da Dal Canto che ha espresso un gioco spumeggiante e un pressing sin dai primi minuti sui difensori granata. La squadra di Ventura ha rischiato di soccombere grazie a due errori marchiani di Zavagno prima, che non chiude bene una diagonale, con Cacia che sbaglia l’intervento di poco, e Glik poi, che sbaglia uno stop lasciando campo libero ancora a Cacia che solo soletto davanti a Coppola tira clamorosamente fuori. Il Toro sembra allo sbando, tanto da apparire in enorme difficoltà soprattutto quando deve dare il via alla propria manovra. Le fasce che appartengono a Antenucci e Stevanovic non vengono “calpestate” come dovrebbe essere nel gioco granata e Iori non ha gli spazi giusti per far funzionare il centrocampo. Un Toro svogliato? Impreparato alle folate dei patavini? Non è pensabile pensare, e scusate il gioco di parole, che i giocatori di Ventura non fossero preparati a ricevere un aggressività così focosa del Padova. Ma non è pensabile e scusabile che il Toro per tutto il primo tempo abbia solo subito la verve avversaria. Se il bomber Cacia non si fosse mangiato quelle due occasioni alla fine del primo tempo il Toro sarebbe stato sotto di due reti. E meno male che ci sono anche gli errori avversari. Ma il Toro non può e deve subire come ha subito a Padova il gioco avversario. Poi c’è anche da riscontrare che per tutto il primo tempo Coppola non ha fatto una sola parata e l’unico vero intervento lo ha fatto l’ottimo portiere Perin, dal sicuro avvenire che, su colpo di testa di Bianchi che ha fatto gridare al gol , si è inarcato in volo per togliere la palla che si stava insaccando sotto la traversa. E’ altrettanto vero che il Toro ha inizia a mietere gioco dopo aver stancato gli avversari così come stava succedendo anche contro il Padova, ma dopo il gol di Ruopolo, sempre luce e buio a parte.
E adesso? Beh adesso possiamo solo dire che questa è stata una partita irregolare sotto tutti i punti di vista. Una partita di calcio non può essere giocata a intermezzi. Questa è una partita che il Torino poteva prima pareggiare e poi anche vincere come ha fatto spesso negli ultimi minuti delle partite. Quindi è una partita che il Torino non può perdere. Tanto meno è una partita da far recuperare per i soli 15 minuti restanti perché le condizioni sarebbero diverse: il Padova era alle corde e il Toro era pronto per sferrare due colpi che avrebbero steso, anche al buio, l’avversario. Padova Torino può essere ripetuta dal primo minuto se non addirittura vinta a tavolino per 0-3 come da precedenti legato alla partita Bitonto –Matera ( art.17 comma 1 del Codice di giustizia sportiva che dice : tra i fatti che impediscono la regolare effettuazione della gara e di cui le società debbono ritenersi responsabili rientra senza dubbio l’eventuale guasto all’impianto di illuminazione del terreno di gioco…..).
D'altronde se il Padova ha immediatamente dichiarato che le colpe sono esterne all’impianto dello stadio, l’Enel, in un comunicato stampa, ha detto che - in merito al black-out registrato a Padova nel corso dell’incontro di calcio Padova-Torino - informa di non aver registrato alcun disservizio sui propri impianti. Enel dunque esclude la propria responsabilità per l’accaduto.
Adesso aspettiamo sereni la decisione della Lega che non dovrebbe tardare oltre venerdì. Intanto pensiamo alla partitissima, che dovrebbe garantire anche spettacolo, Torino Pescara, con la squadra di Zeman che si sta leccando le ferite per la brutta sconfitta contro il Grosseto. Il Torino dovrà nuovamente stare con il fiato sospeso per quanto riguarda la formazione da mettere in campo. Infatti se la Lega dovesse decidere entro venerdì di rigiocare interamente Padova Torino i tre squalificati Parisi, Basha e Vives non sarebbero della partita pescarese e sarebbe ancora una brutta tegola per Ventura. Al di là di chi comunque scenderà in campo sarà spettacolo anche perché le squadre di Zeman giocano e fanno giocare per cui campo aperto anche sulle fasce dove Verdi e Stevanovic potrebbero davvero fare la differenza!
Ah sicuramente per una prossima partita all’Euganeo vige una regola: tutti, compresi i nostri calciatori, sono tenuti a indossare occhiali a lenti ad infrarossi!
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