Riusciremo a vedere in campo un centrocampista che corra senza però avere due ascie al posto dei piedi o un centrocampista con piedi delicati e testa pensante che corra novanta minuti? Oppure dovremo metter in campo tre centrocampisti mediocri per farne due buoni e giocare con due punte e un trequarti o viceversa. Oggi per esempio dopo il vergognoso primo tempo mi sarei aspettato in campo Dzemaili o Corini al posto del fantasma di Amoruso, liberando così spazi per Abate e per gli inserimenti dei centrocampisti; invece Amoruso addirittura rimane in campo tutta la partita , sia chiaro non è un attacco personale ma oggi il numero 11 granata (come toglierei quella maglia da quelle disponibili…) non era proprio in giornata, capita per carità, ma l’allenatore non può tenerlo in campo sostituendo l’attaccante più pericoloso (forse ho esagerato ma ha fatto il 50% delle conclusioni nello specchio della porta) fino a quel momento.
Cosa può fare l’allenatore? Mettere in campo giocatori che siano uomini metterli, in campo nei ruoli dove possono rendere di più, motivarli, infondere loro forza e non paura e fare di tutto per salvare questa squadra, poi a fine stagione salutare nella speranza di avere il prossimo anno un allenatore che ci faccia vedere il gioco del calcio e non quello del pallone, ma qui la scelta spetterà a chi di dovere.
Cosa possono fare i giocatori? Guardarsi allo specchio e con sincerità verso loro stessi, chi li paga e chi li sostiene chiedersi se hanno le palle per saltare fuori da questa situazione, se vogliono metterci qualcosa di più che si chiama cuore oltre al minimo sindacale che non sempre hanno messo in campo. Farlo alla veloce perché il mercato finisce tra cinque giorni e chi non se la sente SE NE DEVE ANDARE o deve mettersi in disparte allenandosi ogni tanto e andando in gita con la famiglia alla domenica. Per chi invece se la sente, giocare da uomini le prossime diciassette partite, azzerando tutto quello che c’è stato di positivo o di negativo in questo inizio di stagione per cercare di raggiungere l’obiettivo per il quale sono pagati, ripeto pagati e non costretti.
Cosa possono fare i tifosi? Turarsi il naso e tifare per la maglia fino a che la matematica non ci premierà o ci condannerà; contestare non serve, contestare poi un gruppo come questo che ha dimostrato a più riprese di essere senza midollo, senza spina dorsale, un gruppo che con dinamiche diverse ha fatto esonerare ogni anno l’allenatore di turno sarebbe solo deleterio, darebbe loro un alibi che non si meritano e darebbe un esito negativo alla stagione. Ricordate la partita con la Fiorentina? Alla fine si contestò, in un certo senso anche giustamente visto lo schifo espresso in campo quel giorno e la domenica precedente a Siena, in molti pensarono che le prestazioni fossero un chiaro segnale di rottura con il tecnico di quel momento, ma il cambio non ha prodotto modifiche sostanziali e le prestazioni indegne si sono ripetute, che sia un segnale anche questo o la squadra è effettivamente più scarsa di quello che pensiamo? In tutti i casi, ripeto, tifiamo per la maglia perché le contestazioni non servono a niente e poi speriamo che il prossimo anno siano poche le facce già viste e speriamo di giocare ancora in serie A
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