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Casadei: “Al Toro mi hanno accolto tutti bene, ho due modelli e un obiettivo”

Redazione Toro News
Cesare Casadei si presenta ai tifosi del Toro e svela quali siano i suoi modelli di ispirazione e l'accoglienza dello spogliatoio granata

Uno degli innesti nell'ultimo mercato di gennaio del Torino è stato Cesare Casadei che è arrivato in granata dal Chelsea e si è subito imposto bene diventando un giocatori affidabile per miste Vanoli e che ha già anche trovato il suo primo gol in Serie A. Il giovane talento classe 2003 ha concesso un'intervista ai colleghi di DAZN nella quale ha parlato delle sue prime settimane nel Toro e anche dei suoi modelli ed obiettivi per il futuro.

Casadei inizia parlando dei suoi primi momenti al Toro e dell'accoglienza che c'è stata da parte dei compagni: "Fin dal primo giorno mi hanno accolto tutti molto bene. Sono contento qua, tutti mi hanno reso la vita molto più semplice, nel senso che essendo accolto così in maniera calorosa sia dai compagni che dal direttore sportivo, dal mister e dal presidente sento proprio la l'affetto di tutti e quindi sono molto contento. Mi ha convinto il fatto che ho sentito subito la fiducia da parte di tutti, a partire dal direttore sportivo  con cui ho instaurato già da prima che arrivassi un bellissimo rapporto, poi col mister e il presidente. Chiunque ha dimostrato veramente che erano che erano disposti anche a fare sforzi per avermi qua e di conseguenza loro sono stati fondamentali per la mia scelta".

In passato aveva già avuto modo di conoscere Samuele Ricci come svela: "Dei compagni ne conoscevo pochi, conoscevo Samuele Ricci perché l'ho conosciuto in un ritiro della Nazionale Under 21 e per il resto non conoscevo nessuno però devo dire che appunto da quando sono arrivato ci sono tutti bravi ragazzi e ci sono molti giovani. Mi hanno aiutato tanto per inserirmi bene nel gruppo e siamo belli affiatati, è un bel gruppo".

Sebbene il giovane centrocampista classe 2003 abbia giocato poco con la maglia del Chelsea, reputa che sia stata un'avventura utile per farlo crescere: "Qualsiasi tipo di esperienza mi ha aiutato ad essere il giocatore e la persona che sono in questo momento. Il periodo in Inghilterra per me è stata un'esperienza molto importante, ho passato due anni con molti alti e bassi però devo dire che mi ha aiutato tanto a crescere sia come persona che come giocatore".


Casadei svela poi quali sono i due grandi centrocampisti che prende come modello di gioco: "Ci sono molti giocatori a cui a cui mi ispiro e uno di questi è Valverde del Real Madrid, anche se abbiamo caratteristiche un po' diverse però mi piace il suo stile di gioco e la passione che mette in campo: le sue caratteristiche sia fisiche che tecniche sono da giocatore fenomenale. Milinkovic-Savic (Sergej, ndr) è stato uno dei miei punti di riferimento perché per caratteristiche fisiche e tecniche o per qualità di inserimento. Io prendo molto da lui per come gioca e quindi sicuramente anche lui è uno di questi".

Impossibile non citare l'emozione per il primo gol in Serie A in carriera per il nuovo acquisto granata: "Il primo gol in Serie A è stato bello, un'emozione che non potrò mai dimenticarmi e l'ho cercato. Comunque, a prescindere da quello, il gol è sempre una cosa bella, segnare è sempre una cosa bella però non deve neanche essere qualcosa che ti comprometta poi tutta la prestazione, nel senso che se cerchi sempre il gol e pensi solo a quello poi dopo ne va meno di molte altre cose quindi il gol è una cosa bella sempre però deve arrivare quando arriva".

Anche la presenza di Paolo Vanoli sulla panchina è stata preziosa affinché Casadei potesse scegliere di venire al Toro: "Io ero in Primavera all'Inter e qualche volta salivo a allenarmi in prima squadra e lui era lì e che ci allenava. Principalmente era quello che si prendeva più cura di noi dei giovani, quelli che salivano dalla Primavera in prima squadra. Mi ricordo benissimo di lui ai tempi e anche poi lo rivedo oggi e sono molto contento. Mi sta aiutando tanto da quando sono arrivato perché a parte a livello a livello calcistico e tecnico è anche una persona che ti sa prendere a livello umano anche con una battuta. Riesce a capire il momento e quindi mi sta mi sta aiutando tanto".

Infine il numero 22 granata svela quale sia il suo obiettivo per il futuro: "Più che sogni ho obiettivi e sicuramente riuscire a vestire la maglia della Nazionale sarebbe veramente una grande cosa".