Da Sosa a Biraghi ed Elmas, la corsia sinistra è diventato il punto forte del Toro
—In estate era partito il casting per andare a rinforzare una corsia mancina da anni priva di un vero esterno di fascia mancino: a spuntarla ad agosto è stato Borna Sosa, arrivato in prestito con diritto di riscatto dall'Ajax, ma nei primi 6 mesi in granata non ha soddisfatto le aspettative. Il croato ha faticato a prendere il ritmo partita e in diverse occasioni gli sono stati preferiti anche gli adattati Lazaro e Vojvoda. Solo tra dicembre e gennaio è cresciuto di condizione, ma tra un infortunio e l'altro, la società ha preferito puntare su un altro terzino sinistro di ruolo per avere più alternative e nell'ultimo giorno di mercato è arrivato Biraghi che, a parte l'autogol costato caro a Bologna, sta dimostrando il suo valore con la sua leadership ed esperienza. Chi invece sta dimostrando il suo valore a suon di giocate e gol è Eljif Elmas, anche lui arrivato nel mercato di gennaio, sembrava una scommessa vista la condizione atletica da cui era reduce nei mesi precedenti, ma gli sono bastati pochi minuti a Bologna per far vedere a tutti di che pasta è fatto. Schierato come esterno sinistro del 4-2-3-1 di Vanoli, Elmas è diventato in poco tempo il valore aggiunto del Toro: ala atipica vista la poca velocità sul lungo, il classe '99 di proprietà del Lipsia compensa questo gap con una velocità di pensiero e di giocata da giocatore sopra la media, giocate che gli hanno permesso di segnare già 3 gol, uno più bello dell'altro in 4 presenze. Siamo passati dalla giocata funambolica di Bologna con tunnel e cucchiaio in un fazzoletto, alla volèe in coordinazione di destro al volo in controbalzo di Monza, fino al destro a giro sull'angolino opposto di Parma. Con l'asse Biraghi-Elmas, il Torino sembra aver sistemato la fascia sinistra e da qui infatti si concentrano le azioni più pericolose, mentre la corsia di destra è diventata più di appoggio e di palleggio, una zona da cui passare per poi finalizzare sul lato opposto. Non è un caso se infatti Vanoli ha provveduto a colmare l'addio di Vojvoda con Walukiewicz, un difensore centrale adattato a destra che permette più copertura permettendo a Biraghi di spingersi di più in attacco. Al momento è invece una scommessa persa Pedersen: doveva essere il sostituto di Bellanova, ma la differenza tra i due si è rivelata abissale.
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