Da Vanja a Paleari, le migliori parate del 2025

Oggi è il 31 dicembre, l'ultimo giorno di un 2025 che a Torino ha portato molti cambiamenti. In società il ruolo di direttore sportivo è passato da Davide Vagnati a Gianluca Petrachi. In panchina Paolo Vanoli ha lasciato il Toro nelle mani di Marco Baroni. E poi la porta: tre portieri diversi nell’arco di un solo anno. Tutti e tre, va detto, affidabili, reattivi, di buona fattura. L’anno sta per chiudersi, ma certi istanti restano. Prima di lasciarci andare ai festeggiamenti e al countdown per l'anno nuovo, oggi li riviviamo insieme: le parate più belle del 2025, i brividi che hanno fermato il tempo, sospeso il fiato dell’Olimpico e strozzato il cuore in gola ai tifosi granata. Lampi d’istinto, gesti che hanno sfidato la fisica, mani che hanno salvato il risultato. Tra i protagonisti della Serie A c'è un Moise Kean come non si è mai visto prima. L'italiano flexa i muscoli, strattona, spinge e segna gol a raffica. È un problema per tutte le difese della Serie A, e infatti, a gennaio, riesce ad andare in gol anche contro il Toro sbloccando il risultato. La Fiorentina gioca in casa, sente il sostegno dei tifosi, è aggressiva. Si spinge in avanti con una verticalizzazione di Mandragora che trova Sabiri in alto a sinistra. Il cross del 27 arriva di prima, cadendo, e trova in area Kean che è riuscito a eludere la marcatura di Coco. Una botta al volo, a pochissimi passi dalla porta. La parata di Vanja è istinto puro. Mostrando ottimi riflessi e una grande rapidità, il portiere si tuffa e risponde all'attaccante. Poi ci pensa Ricci a buttare il pallone fuori e dare respiro. La Fiorentina ha sfiorato il 2-0, ma la partita terminerà 1-1, grazie anche all'ottimo intervento dell'ormai ex Toro. Un altro giocatore che in Serie A brilla e che segnerà sulla propria lista nera il nome del portiere serbo. Contro il Milan, il Torino va in vantaggio abbastanza in fretta grazie all'aiuto degli avversari: Pedersen cerca Sanabria in verticale, Maignan esce dai pali e tira la sfera addosso al compagno Malick Thiaw. Il rimbalzo favorisce i granata, il pallone rotola in rete. Ma il Milan è forte e cerca il pareggio, e al 31' ha la sua occasione. Pedersen salta in area con il braccio largo, l'arbitro dà fallo di mano e calcio di rigore. Sul dischetto Pulisic. L'11 si presenta con sicurezza, guarda il portiere e calcia fortissimo. Ma altrettanto sicuro è l'estremo difensore che sembra, per una frazione di secondo, avere ipnotizzato il trequartista avversario. Vanja indovina l'angolino e para il quarto rigore del suo campionato, l'ultimo a riuscirci era stato, proprio con la maglia rossonera, "Gigio" Donnarumma. Primo errore dagli undici metri per l'undici del Milan. Purtroppo in questa top non ci saranno le parate di Franco Israel. Come abbiamo già detto, anche lui quest'anno si sta dimostrando un portiere di ottimo livello. Nonostante abbia perso minuti, sul campo ha mostrato una crescita evidente, fatta di piccoli miglioramenti costanti. Tuttavia, l'estremo difensore uruguaiano non si è ancora distinto per parate clamorose, cosa che invece ha fatto più volte il trentatreenne italiano Alberto Paleari. Già schierato da Baroni in Coppa Italia, Paleari scende in campo anche contro il Genoa dopo l'infortunio del compagno nella vittoria contro il Napoli. La sua prestazione sorprende tutti, tant'è che non ferma soltanto un giocatore, ma fa una doppia parata che ferma tutta la squadra, e le speranze di rimonta. Il Torino non è perfetto. Nella sua prestazione si individuano gravi errori difensivi e la solita poca concretezza sotto porta che stanno definendo questa stagione. Ma dalla partita contro i Grifoni, i granata escono vincitori. Il protagonista non è tanto Maripàn che segna il gol del vantaggio, quanto il giocatore che indossa la numero 1. A gara in corsa è pulito, sul finale è mostruoso. Salva il risultato per due volte oltre il 90’. Prima intercetta il pallone con i piedi su Ekuban, poi, il tempo di riprendersi dal brivido, sbaraglia Cornet che calcia a botta sicura trovandosi da solo davanti alla porta: il portiere non ci sta si oppone con un intervento prodigioso di nuovo con i piedi. Due parate di altissimo livello. Le gerarchie sui pali sono ufficialmente in discussione. Finalmente il Toro non esce sconfitto dallo stadio della Juventus. Il primo punto guadagnato dal Torino allo Stadium vede la firma di Paleari sul clean sheet. La Juve si presenta all'appuntamento in un momento di stagione altalenante, ma la forza dei singoli è da tenere d'occhio e la gara da preparare con attenzione. La difesa regge bene gli urti: Maripan guida due ottimi Coco e Ismajli che difendono con grinta la porta presidiata da Paleari. Ma la Juventus riesce comunque a rendersi insidiosa e chiama più volte in causa l'estremo difensore. Palari prima risponde a Thuram, poi a Conceiçao. Nel secondo tempo è Yildiz, il più ispirato tra i giocatori bianconeri, a passare la palla in verticale a David. Il giocatore si libera di Coco, ma Paleari è attento ed esce in tempo a valanga, frapponendosi tra lui e la porta. Manona aperta, braccio disteso, intervento pulito che vale il pareggio.