Prima ancora, nel 2017/18, la retroguardia granata ha visto il carisma di Nicolás Burdisso. Giocatore d’esperienza, arrivato a fine carriera dopo una lunga militanza in Serie A, ha portato leadership ed esperienza per una stagione, prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Ancora più indietro, stagione 2016/17, è toccato a Lucas Boyé, attaccante arrivato dal River Plate. In granata ha alternato lampi di talento a momenti di appannamento, segnando poco ma lasciando il ricordo di una tecnica elegante e di un potenziale mai del tutto esploso in Italia.
E come dimenticare Maxi López? Arrivato nel gennaio 2015, il centravanti argentino è stato protagonista e presente anche nella cavalcata in Europa League 2014/15, con reti pesanti e un’intesa naturale con i compagni d’attacco. Personalità esuberante e carisma sudamericano, Maxi ha lasciato il Toro nel 2017, ma resta tra i volti più iconici della recente storia granata.
Simeone, il trentesimo argentino a vestire la maglia granata
—Ora tocca al Cholito, che porta con sé non solo il peso di un cognome importante, ma anche la voglia di scrivere un nuovo capitolo di questa lunga storia di tango e passione granata. Dal 1949 ad oggi l’Argentina resta una terra amica del Toro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.toronews.net/assets/uploads/202505/22e9ccb4344a518ef7cff499fa1eca7d.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)