Che bel Toro contro il Cagliari e che aggressività e che gioco. Finalmente si è vista una squadra giocare un buon calcio, in maniera aggressiva, comandando il gioco sin dai primi minuti. Tutti i reparti hanno funzionato a dovere, in primis il centrocampo sorretto da un quadrilatero formato da Lazaro, Vlasic, Ricci e Tameze. Soprattutto il croato si è tolto la polvere di dosso e ha macinato gioco e progressioni che sono del suo patrimonio tecnico. La retroguardia non ha mai concesso spazi agli avversari, i due centrali Maripan e Coco han ben tenuto testa sia a Piccoli che a Gaetano. Molto bene anche Pedersen a destra e Sosa a sinistra che han difeso bene la loro fascia. Il norvegese ha fatto una gran partita e ha sfruttato molto bene la sua qualità maggiore ovvero la velocità sia in fase difensiva che offensiva annullando Felici.


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Finalmente un Toro arrembante contro il Cagliari
Poi c’è lui Che Adams, mister bang bang, che ha steso il Cagliari con una doppietta, ma senza far torto a nessuno la palma del migliore in campo spetta sicuramente a Karamoh. Infatti la sua velocità in progressione ha sempre messo in difficoltà tutta la retroguardia rossoblù e solo un eccellente Caprile, nuovo portiere cagliaritano, non gli ha concesso la gioia del gol, senza contare la traversa piena centrata, diventata poi l’assist per il secondo gol del Torino.
Vanoli gli ha trovato la posizione giusta e il numero 7 granata sta aumentando il rendimento partita dopo partita. I suoi continui scatti e la sua velocità danno alla fase offensiva granata un’imprevedibilità non indifferente dove il primo a beneficiarne è l’attuale capocannoniere granata Adams con ben 7 reti in campionato.
Quella contro il Cagliari è stata una prova superata a pieni voti e senza mai correre grossi pericoli. In effetti la squadra dell’ex Davide Nicola, applaudito a inizio gara dalla Curva Maratona, non ha mai tirato in porta e Milinkovic-Savic non ha dovuto compiere nessuna vera parata. Piuttosto la squadra rossoblù è parsa sin dai primi minuti in difficoltà quasi intimorita dall’approccio grintoso dei granata sin dai minuti iniziali. La difesa dei sardi ha inoltre concesso molti buchi sulle fasce dove Pedersen, Lazaro, Karamoh e Vlasic a turno si sono sempre inseriti pericolosamente.
Il Toro con questa vittoria è salito a 26 punti staccandosi dalla zona pericolosa e i tre punti portano ossigeno ma soprattutto un aumento di consapevolezza tra i ragazzi di Vanoli. È probabile che il sistema di gioco imposto dall’allenatore granata con una difesa a quattro e un centrocampo che sa muoversi e modificarsi nell’atteggiamento durante la partita passando da due a quattro, con i soli Karamoh a dare profondità e Adams sempre pronto ad affondare, sia il migliore per quest’organico.
Adesso ci sarà da affrontare la difficile trasferta a Bergamo contro l’Atalanta ma questi tre punti conquistati possono far giocare la squadra con la mente libera e senza pressione alcuna. La grinta vista venerdì sera è la chiave per andare avanti per questo Toro.
Quello che invece non è concepibile è, sinora, l’immobilismo della Società nel dare al mister Vanoli dei rinforzi veri, soprattutto il sostituto di Zapata.
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