Questa sera, la partita inizierà alle 18, il Toro ha la possibilità con una vittoria di inseguire un sogno quasi impossibile ma da perseguire finché c’è ossigeno. Le distanze con le altre squadre non sono abissali e comunque i granata devono continuare sempre più a conquistare i tifosi con i gol e le prestazioni.
Contro il Chievo Verona potrebbe essere davvero lo spartiacque di una stagione non brillante, e sin qui fallimentare dal punto di vista dell’obiettivo europeo. Ma, finché c’è vita, c’è speranza e i conti si faranno solo a fine stagione tenendo conto che oggi come oggi il Toro ha iniziato un nuovo corso e una nuova filosofia di gioco con Walter Mazzarri.
Oggi l’allenatore granata potrebbe schierare il suo Toro verso un 3-5-2 tradizionale più che un 3-4-3 come ha fatto con la presenza di Ljajic . Il serbo in forte dubbio per un risentimento muscolare, se non ce la dovesse fare ecco che il centrocampo granata sarebbe costituito da Rincon con ai suoi fianchi Baselli e Obi e sulle corsie esterne De Silvestri e Ansaldi. Un centrocampo sicuramente più coperto e equilibrato a meno che Mazzarri non voglia giocarsi la carta Edera. Il ragazzo smania dalla voglia di giocare e di far vedere che nel Toro del futuro può starci anche lui. Ancora fuori Niang a cui si è aggiunto Berenguer, che rischia di non essere convocato causa una contusione al ginocchio.
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