toronews toro La presentazione di Petrachi: “Voglio una squadra col coltello tra i denti”
le voci

La presentazione di Petrachi: “Voglio una squadra col coltello tra i denti”

Alberto Giulini Vicedirettore 
Le prime dichiarazioni ufficiali del nuovo direttore sportivo del Torino

È il giorno della presentazione di Gianluca Petrachi. Alle 12.30 il nuovo direttore sportivo risponderà alle domande dei giornalisti presenti nella sala conferenze dell'Olimpico-Grande Torino.

12.30 - Si attende l'arrivo di Cairo e Petrachi

12.51 - Arrivati il presidente e il ds, via alla conferenza

Prende la parola il presidente Urbano Cairo: "Prima di partire con la presentazione ci tengo a dire due parole su Davide Vagnati. Abbiamo avuto un buonissimo rapporto per quasi sei anni, all'inizio il percorso è stato accidentato, è arrivato con il Covid in un momento molto difficile. Poi abbiamo iniziato un percorso positivo con Ivan Juric, campionati di buon livello sfiorando la Conference League nell'ultimo anno. Il periodo è stato lungo e importante, ho deciso di fare questo cambiamento e ci tengo a ringraziare Vagnati. Non ha mai risparmiato determinazione, lavoro e viaggi. Sono molto dispiaciuto, gli faccio un grande in bocca al lupo. Con Petrachi ci conosciamo da tanti anni, è arrivato a dicembre 2009 quando purtroppo eravamo in Serie B. Abbiamo fatto mercato velocemente e in modo creativo, ha portato un giocatore come D'Ambrosio che ci ha dato un bel contributo. Poi tante altre operazioni, anche giovani. Ha dato energia e vitalità a quel campionato che era un po' particolare. Ingaggiammo Ventura nel 2011 e facemmo un buonissimo campionato, arrivando primi con il Pescara. Da lì abbiamo fatto un buon campionato in A e poi siamo arrivati settimi e siamo andati in Europa League. Quando Ventura è andato in nazionale abbiamo preso Mihajlovic e fatto un buon campionato, mi spiacque poi esonerarlo e presi Mazzarri e facemmo buone cose e tornammo in Europa League. Ci siamo lasciati con Gianluca e per un periodo anche lungo non ci parlammo, i nostri rapporti non c'erano. Grazie a un comune amico che ci teneva, ci siamo visti a cena a Milano"