Trasformare queste partite in finali per una squadra come il Torino già senza obiettivi da tempo è difficile.“Sì, è molto difficile tenere alta la tensione e la concentrazione. Vanoli saprà motivare il gruppo perché vincere fa sempre comodo, anche se non conta per la classifica”.
Vanoli sta dando un po’ di visibilità ai giovani nelle ultime settimane.“Sì, mi è piaciuto l’inserimento di Cacciamani contro l’Inter, i minuti dati a Perciun nell’ultimo periodo, le partite disputate da Dembele. La società in questa fase deve effettuare delle valutazioni in vista della prossima stagione, deve capire se questi ragazzi sono arruolabili per la Prima Squadra o meno”.
Con Zapata il Torino avrebbe potuto giocarsi qualcosa di diverso?“Non voglio togliere nulla a Zapata, giocatore fondamentale per il Torino, ma per la rosa granata non si poteva ambire a nulla di diverso che la metà classifica. Con Zapata potevi guadagnare qualche posizione ma non potevi lottare per l’Europa. Del resto, rischia di stare fuori dall’Europa un Milan che è molto più attrezzato del Torino”.
Spenderebbe il gestone per tenere a Torino Elmas?“Sì, potresti spenderlo ma dipende dalle dinamiche complessive del mercato. Dipende da quanto e da come vuoi investire, da che tipo di squadra vuoi allestire. Se riscatti Elmas, lo fai nell’ottica di un progetto più ad ampio raggio”.
Un mercato da impostare seguendo le linee di questo 4-2-3-1.“Sì, tutto sta alle scelte che prenderanno Cairo, Vagnati e Vanoli. Faranno tesoro delle positività e delle negatività dell’annata. Si deve partire dal presupposto che il gap da colmare per l’Europa è significativo. Serve un investimento di un certo tipo. Per arrivare nelle prime sette-otto del campionato bisogna presupporre un investimento cospicuo”.
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