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Mazzarri, la conferenza in tre punti: “Guardiamo a noi”, il nuovo approccio comunicativo

Andrea Calderoni

 

Naturalmente, Mazzarri ha parlato anche del rendimento del Torino dopo le soste dedicate alle Nazionali. Fin qui è stato nettamente insoddisfacente: due partite disputate e due pesanti sconfitte (in casa con il Lecce e ad Udine). Il trend, dunque, è da invertire. “Chi è rimasto a Torino ha lavorato bene in questi quindici giorni, la brillantezza è aumentata, spero che possiamo fare anche meglio rispetto alle ultime due uscite, abbiamo corretto alcuni aspetti – ha detto l’ex allenatore di Napoli, Inter e Watford –. E poi partite come quella contro l’Inter si preparano da sole, perché i giocatori si caricano da soli. Questa volta, quindi, dovrebbe esserci tale vantaggio dopo la pausa per le Nazionali. Anche se io personalmente ho cambiato alcune cose in queste due settimane per arrivare nel migliore dei modi a questa partita”. Mazzarri è dunque il primo a conoscenza del problema: alcuni giocatori hanno faticato a riattaccare la spina nel modo giusto. Un problema da non sottovalutare e lui per primo ha detto di aver pensato a degli accorgimenti per preparare la partita in modo diverso.

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