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Milinkovic-Savic, altro che valigie in mano: al Fila dà spettacolo

Redazione Toro News
Le voci sul portiere serbo non si placano, eppure il suo impatto all’allenamento odierno è quello di un giocatore tutt’altro che scollato dal gruppo

Dopo l’addio di Samuele Ricci, destinazione Milanello, il Torino sembra pronto a incassare una nuova cessione importante. Tutti gli indizi, da mesi, portano al nome di Vanja Milinkovic-Savic. Eppure, l’impressione emersa oggi al Filadelfia racconta un’altra storia. Perché il portiere serbo ha mandato segnali forti: tra abnegazione, serietà e spettacolo, è sembrato tutt’altro che un giocatore con le valigie in mano.

Milinkovic-Savic, continue indicazioni

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Vanja si è presentato concentrato, quasi silenzioso, immune al calore del pubblico granata accorso numeroso al Fila. Sguardo determinato, atteggiamento da professionista: tutta la sua attenzione è stata rivolta al lavoro sul campo, determinato a partire col piede giusto. Profilo basso, come quello del nuovo tecnico Marco Baroni, che da una metà campo all’altra osserva, interviene, consiglia, richiamando alla concentrazione, ad usare la testa.

In attesa del rientro in gruppo di Duvan Zapata, che si è allenato a parte, Milinkovic-Savic si è già ritagliato il ruolo di leader riconosciuto. Sul piano tecnico è apparso pienamente immerso nella nuova stagione, seppur ancora alle battute iniziali. La cattiveria agonistica non gli manca, e le sue prime indicazioni in campo non si sono fatte attendere: “Più cattivi!”, “Fai gol!”, ha gridato ai compagni, prima di mettersi in mostra con un doppio intervento su Adams nell’esercizio sulla finalizzazione. Chi pensava fosse ancora in modalità vacanza ha dovuto ricredersi.

Vanja, una traversa e un gol

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Durante la mini-partitella nello stretto, Vanja è stato punto di riferimento e regista aggiunto. Al suo avvicinarsi verso la curva che dà su via Filadelfia, il pubblico lo ha salutato con un applauso caloroso. Lui ha ricambiato, poi - una volta ripreso il gioco - non ha mai smesso di parlare, di guidare, di spronare. È stato duro con Casadei per una palla persa in fase di costruzione, ma subito dopo ha mostrato il meglio del suo repertorio tecnico: un lancio millimetrico che Masina ha controllato per servire Adams, libero di concludere a rete. Una giocata premiata dagli applausi. Instancabile nelle indicazioni, persino martellante. Ma il pubblico si è lasciato conquistare anche dalla sua balistica. Durante il cooling break ha calciato da centrocampo, centrando la traversa: boato sugli spalti. E quando, nella partitella finale, ha deciso di mettersi in proprio e battere Paleari, ha strappato sorrisi e applausi. Peccato che il gol non fosse valido. All’uscita dal campo, insieme agli altri portieri, ha ricevuto un’ovazione che è lo specchio dell’affetto dei suoi tifosi.


L'estate è lunga, ma Vanja c'è

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Insomma, quello visto oggi non è il Vanja Milinkovic-Savic distaccato o distratto dalle voci di mercato. Tutt’altro. Se i rumors lo danno in uscita, il campo racconta di un leader coinvolto e motivato. “Se Milinkovic-Savic dovesse restare, saremmo molto contenti: è un giocatore importante e non ha manifestato la volontà di partire”, aveva detto il dt Davide Vagnati a inizio luglio. Parole da prendere con le pinze: un’offerta ritenuta congrua potrebbe comunque sancire l’addio del serbo, aprendo per Vagnati l’ardua sfida di trovare un degno sostituto del Vanja visto nelle ultime due stagioni. Ma, restando al presente, le sensazioni sono positive. Milinkovic-Savic sta onorando questa prima fase di preparazione con la voglia di essere protagonista.

Articolo a cura di Matteo Curreri