L’arrivo di Davide Nicola sulla panchina del Torino è coinciso con il ritorno al gol di Simone Zaza, autore di una doppietta importante contro il Benevento dopo una prima metà con più ombre che luci sotto la guida di Marco Giampaolo. Sembrava aver smarrito la strada l’ex attaccante del Valencia, che prima dell’approdo in granata del tecnico ex Genoa pareva addirittura pronto a lasciare il Torino per andare a giocare altrove. Poi l’arrivo di Nicola ed il successivo cambio di rotta dell’attaccante, velatamente spiegato dal neo allenatore del Toro alla vigilia di Torino-Fiorentina: “Se l’uomo sta male, l’atleta sta male e viceversa. Noi dobbiamo lavorare su entrami gli aspetti”.

ZAZA – Ma se qualcuno in questi giorni avesse pensato che i meriti della “rinascita” improvvisa di Zaza fossero da imputare interamente a Nicola si è dovuto ricredere. È stato l’allenatore stesso, infatti, a dichiarare che è stato l’11 di Policoro a stupire lui per voglia e disponibilità: “In realtà è stato lui a colpire me – ha dichiarato ieri Nicola -. Il mio unico merito è stato dirgli quello che penso di lui come giocatore e di fargli due semplici richieste. Poi è stato bravo lui col suo atteggiamento a far capire che il gruppo può puntare su Simone. Io sto insistendo con tutti sul fatto di considerarsi importanti a prescindere che si faccia uno o novanta minuti. Prima di tutto servono gli atteggiamenti”.
COMPATIBILITÀ – Certamente c’è da considerare anche un fattore di compatibilità caratteriale tra i due, con Zaza che aveva già avuto modo di osservare da vicino Nicola per qualche settimana ai tempi del Valencia, quando il mister si trasferì momentaneamente in Spagna per studiare da vicino il tecnico dell’epoca ed il calcio spagnolo. Al di là della stima però, al tecnico granata va dato il merito di avere trovato a Zaza un collocamento tattico che permette all’ex attaccante del Sassuolo di ottimizzare la sua convivenza con Belotti. “Ci possono essere giocatori con caratteristiche simili – ha concluso il mister – che possono tendere a fare cose simili, ma nel nostro caso non mi sembra che sia così. Ognuno dei calciatori deve cogliere le opportunità per fare capire di poter dare più di quanto fatto finora”. Ora, tuttavia, Zaza è atteso alla sfida della continuità: a partire proprio dalla sfida interna contro la Fiorentina.
Se un ventenne esplode dopo 3 anni, era ora! Se una trentenne esplode dopo 3 anni, è un caso…
Zaza a mio avviso dovrebbe giocare come ha fatto col Benevento: con Belotti a destra e Verdi a sinistra e lui terminale offensivo. Forza Nicola Forza Toro.
Zaza l’ho insultato ogni volta che l’ho visto giocare con sufficienza. Ma se con Nicola trova la voglia di impegnarsi e segnare, sarò il primo ad osannarlo come si fa con chiunque onori questa gloriosa maglia che indossa.
Zaza l’ho insultato ogni volta che l’ho visto giocare con sufficienza. Ma se con Nicola trova la voglia di giocare bene e segnare, sarò il primo ad osannarlo come si fa con chiunque onori questa gloriosa maglia che indossa.
zaza è uno che riesce a stupirmi ogni volta che entra in campo. Come fa uno scarso come lui a giocare in serie a. Sta prendendo tutti per il culo. Aveva la maglia degli zebrati e loro hanno fatto in fretta a levarselo dalla balle. Incapace.
Ah però nuova questa …… FT
Come ha detto Gattuso ieri sera :”sono un professionista non ho bisogno di essere motivato”, vero Zaza? Vero Sirigu? Vero Nkoulou?
ZAZA… speriamo nel miracolo di recuperarlo… quando è arrivato ero contento… oggi molto meno
però se fa cagare dentro il paraguayo che non abbiamo tempo per i “recuperi mentali” (stesso discorso per verdi, linetty e compagnia cantando)
Nicola, sono il primo ad augurarmi che Zaza sia una punta importantissima per salvarci dalla b, dopo averlo criticato tanto, direi con ragione, viste le performance in tanti anni,a Benevento è stato decisivo e tutti glielo riconosciamo.
Ora per colpire tutti quanti dovrà dare continuità, ne riparleremo tra alcune giornate.
Infatti.
Siamo tutti pronti ad esaltarlo ed esultare per i suoi gol, ma deve dimostrarlo nelle prossime partite.
Per quanto a me non piaccia faccio però una considerazione, su Zaza la colpa non è tutta sua ma di chi lo ha preso, perché Zaza non è un calciatore da qualche partita è uno che deve giocare e deve sentirsi parte di un progetto se no non renderà per come può, al netto delle sue cazzate che però aumentano in misura esponenziale se gioca poco.
E io non penso che Zaza-Bellotti possa essere un progetto vincente, magari Nicola ci riuscirà ma non ci credo, sono due calciatori calcisticamente non intelligenti.
Infatti, probabilmente funzioneranno meglio Belotti-Sanabria o Zaza-Sanabria.
Ha 19 partite per dimostrare cosa non si è visto sino ad ora.
Ce lo auguriamo tutti, vorrebbe dire salvarci in buona percentuale.
Incrociamo le dita!
A Melbourne lavoravo come chef in un ristorante che si chiamava Zàzà. Il destino.
Ha colpito anche noi, in quasi tre anni nn aveva mai giocato così bene.
Per carità.. non è tempo di contestazioni, critiche o altro.. massimo rispetto per Nicola e massimo sostegno da qui a maggio, ma per quel che riguarda Zaza, scusate il termine, ma è proprio un uomo di merda.
Non è che in 2 giorni un allenatore nuovo può fare miracoli e trasformare da un momento all’altro uno zombie in un supereroe.
Questa è gente professionista, che deve mettersi sempre al servizio della squadra, dell’allenatore ( non importa chi sia, bello, brutto, simpatico o antipatico), del presidente e della società.
E Zaza in 3 anni che è con noi ha sempre e solo mancato di rispetto a tutti noi.
Cosa è cambiato con Mazzarri, Longo, Giampaolo e ora con Nicola ?
Non saranno di certo, ora, 2 gol a Benevento ( e non al Barcellona ) a far cambiare idea.. certo, ha disputato una buona partita, ma era il minimo sindacale che doveva fare, non ha fatto nulla di eccezionale.
Adesso vediamo quanto ci mette Zaza a smentirsi e vediamo la prossima doppietta quando la farà..
Per quel che mi riguarda, finisse il campionato con il Toro, facesse più gol possibile e poi per cortesia, se ne andasse grazie.
E’ una prova in più del carattere di Zaza (non solo il suo). Mercenario.
Con Giampaolo dopo neanche 1 ora chiedeva il cambio o faceva capire di non voler più giocare (si toccava la schiena, le gambe, non correva o correva male).
Arrivato Nicola tutt’altra musica.
Zaza resta pur sempre quello del rigore miseramente fallito contro la Germania all’Europeo 2016, resta anche il giocatore che se vuole ha la ‘garra’ per giocare su tutto il fronte offensivo.
Ora è tempo di compattezza per uscire dalle sabbie mobili, le riflessioni le faremo a fine Maggio. E quindi che Zaza segni e ci metta l’anima senza se e ma.
Io sono d’accordissimo con te: Zaza proprio non lo digerisco (lo so limite mio… ma è così)
Certo che è proprio furbo zazà.