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Nicola pre Torino-Fiorentina: “Credo in Verdi”. E cita Kobe Bryant

Redazione Toro News

 BENEVENTO, ITALY - JANUARY 22: Davide Nicola, Head coach of Torino reacts after the Serie A match between Benevento Calcio and Torino FC at Stadio Ciro Vigorito on January 22, 2021 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Quali corde ha toccato con Zaza?

“In realtà è stato lui a colpire me. Il mio unico merito è stato dirgli quello che penso di lui come giocatore e di fargli due semplici richieste. Poi è stato bravo lui col suo atteggiamento a far capire che il gruppo può puntare su Simone. Io sto insistendo con tutti sul fatto di considerarsi importanti a prescindere che si faccia uno o novanta minuti. Poi è chiaro che c’è chi gioca più di altri, ma per un allenatore il giocatore è importante quando riesce a essere importante per il gruppo. Quindi, prima di tutto servono gli atteggiamenti”.

In attacco, Zaza e Belotti formano la coppia più compatibile?

“Tutti sono compatibili; non vedo incompatibilità in un gruppo. Ci possono essere, certo, giocatori con caratteristiche simili che possono tendere a fare cose simili, ma nel nostro caso non mi sembra che sia così. Ognuno dei calciatori deve cogliere le opportunità per fare capire di poter dare più di quanto fatto finora”.

Come vede Belotti? Non segna da sette partite.

“Lo vedo bene, l’atteggiamento è giusto, in allenamento e partita dà sempre tutto, sia prima che lo guardavo da fuori, sia adesso che ho la fortuna di allenarlo. Lui si sta completando; un giocatore come lui deve saper realizzare, e su questo non ci sono problemi, ma deve anche saper rifinire. E questo lo sta imparando. E’ una cosa importante quanto quella di fare gol. Lo stesso discorso vale per Sirigu; io non parlo mai dei singoli, ma lui è un giocatore e un uomo che ogni allenatore farebbe carte false per avere. Lui deve continuare a fare quello che sta facendo, con la giusta mentalità".

Considera Verdi più ala o trequartista?

“Può fare qualsiasi cosa. Io credo in Simone, il Torino ci crede, Simone deve credere in sé stesso e nel Torino. Ci saranno le condizioni per poter sfruttare le caratteristiche di tutti. Mi fate tante domande sui singoli, io preferisco sempre parlare di gruppo squadra, nessun singolo è più importante della squadra nel suo complesso”.

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