Davide Nicola sfida Davide Ballardini e proverà a batterlo per la prima volta in carriera. I due precedenti, entrambi risalenti al novembre 2017, uno in Coppa Italia e l’altro in campionato, sorridono all’attuale tecnico del Genoa, che anche all’ora era sulla panchina del Grifone e sconfisse sempre 1 a 0 il Crotone di Nicola. L’allenatore granata vivrà una gara da ex, avendo condotto alla salvezza il Genoa nella scorsa stagione e avendo giocato molte stagioni con il club di Marassi. Quando l’ha incrociato da avversario, però, le cose non sono andate benissimo. Non ha, infatti, mai vinto contro il Grifone: tre sconfitte, le due già ricordate più quella del 28 agosto 2016 allo “Scida” per 1 a 3, e due pareggi, uno ai tempi del Livorno e l’altro sempre ai tempi del Crotone. Per Ballardini, invece, il bilancio contro il Torino è positivo: tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. Tuttavia, nell’ultima gara giocata contro i granata ha perso 1 a 2 (era l’ultima giornata della stagione 2017/2018).


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Nicola sfida Ballardini: due grandi motivatori a confronto sotto la Mole
Il confronto / Nicola non è mai riuscito a battere né Ballardini né il Genoa. Per il rossoblù già tre vittorie in carriera contro il Torino

CAMMINO - Ballardini sarà domani alla sua nona gara in campionato in questa sua quarta esperienza al Genoa, mentre Nicola sarà alla sua quarta. Il rossoblù da quando è arrivato ha letteralmente fatto volare la sua squadra, che rispetto alla precedente gestione targata Rolando Maran ha svoltato. Il Genoa di oggi è solido difensivamente ed è cinico sotto porta. I risultati, d’altronde, danno ragione alla “cura” Ballardini: 5 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Tramutando questo bottino in punti significa 17 punti in 8 giornate con ben quattro clean sheet e appena 5 reti incassate. La media punti di Ballardini in questi primi otto match è pazzesca: 2.13 punti. Nicola, successore di Marco Giampaolo, non è ancora riuscito a far cambiare ritmo in maniera così decisa al suo Torino. Ha, comunque, dato nuova linfa ai granata. Le tre rimonte effettuate, soprattutto la prima e l’ultima rispettivamente a Benevento e a Bergamo, lo testimoniano, anche perché con Giampaolo i limiti caratteriali del Torino erano sotto gli occhi di tutti, basti ricordare i 23 punti persi da posizione di vantaggio.
ANALOGIE - Ora, però, Nicola dovrà incidere ancor di più dal punto di vista dei punti messi in cascina. La classifica piange e i tanti pareggi fin qui ottenuti non bastano più, soprattutto in scontri diretti come quello di domani contro il Genoa. Una cosa va detta: Ballardini dopo tre gare aveva all’attivo 4 punti contro i 3 di Nicola. La differenza, dunque, non è così significativa ma dalla quarta partita in poi Ballardini non ha più sbagliato un colpo, ottenendo ben cinque risultati utili di fila in campionato, di cui quattro vittorie e un pareggio 0 a 0 a Bergamo. In generale, tra i due tecnici ci sono punti in comune. Sia Nicola che Ballardini hanno un legame forte con le rispettive piazze. Nicola è torinese e granata, mentre per Ballardini Genova è la seconda casa, nonostante il rapporto non idilliaco con il patron Enrico Preziosi. Entrambi hanno sviluppato un rapporto molto diretto con il loro gruppo, stimolandolo emotivamente. A partire da ciò stanno fondando le loro fortune. Ballardini è già passato al livello successivo, Nicola con le prime tre rimonte ha posto le basi e adesso vuole raccogliere qualche bottino pieno per allontanarsi dalle sabbie mobili.
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