Dopo cinque pareggi il Torino ritorna a vincere e lo fa nella giornata in cui le altre quattro dirette concorrenti perdono tutte uscendo dalle ultime tre posizioni della classifica con una prestazione combattiva soprattutto nel secondo tempo.Le...
Dopo cinque pareggi il Torino ritorna a vincere e lo fa nella giornata in cui le altre quattro dirette concorrenti perdono tutte uscendo dalle ultime tre posizioni della classifica con una prestazione combattiva soprattutto nel secondo tempo.Le cose positive per oggi finiscono qui, sia chiaro tanta roba in confronto alle giornate passate, però la sensazione che gli undici granata facciano uno sport diverso da quello delle altre squadre della serie A è sempre lampante.
Il Torino anche oggi non ha mai dato l’impressione di essere pericoloso, le azioni da rete sono sempre frutto di azioni individuali o susseguenti a calci piazzati. Senza palla non si muove nessuno costringendo così il portatore di palla a lanciare o a giocare la palla sui piedi e permettere agli avversari di sistemarsi e difendere agevolmente. D’altro canto la fase difensiva è spesso approssimativa, oggi l’Udinese non ha fatto praticamente neanche un tiro in porta, però l’insicurezza granata quando gli avversari hanno la palla è visibile a occhio nudo, soprattutto quando questa è dentro la nostra area da rigore.
Certo, giocare con l’acqua alla gola non è facile per nessuno, soprattutto per un gruppo fragile caratterialmente come quello granata. Chissà che la vittoria di oggi non regali un po’ di tranquillità all’ambiente in modo da esprimersi meglio nelle prossime partite, ora che la rincorsa al quart’ultimo posto è stata ultimata occorre non perdere ulteriore terreno e per farlo occorre anche migliorare nella fase difensiva e soprattutto in quella offensiva anche perché non sempre si può vincere in maniera casuale come oggi, gli altri cinque pareggi lo avevano dimostrato; questa partita non è stata molto diversa dalle altre, diverso è stato solo il risultato. Poi se arrivano altre cinque vittorie giocando male ben venga, ma dubito che possa accadere.
La striminzita campagna acquisti di gennaio ha comunque migliorato il Torino, soprattutto per l’arrivo di Foschi, l’uomo che mancava al Torino fc dalla sua nascita, Gasbarroni è una buona alternativa, oggi nel primo tempo ha dimostrato di poter dare vivacità all’attacco granata perchè cerca sia la conclusione che l’azione corale, Rivalta purtroppo si è fermato presto costringendo Dellafiore in un ruolo non suo, ma i due rinforzi insieme a Natali e a un terzino sinistro (Ogbonna, Pisano o Rubin) hanno elevato gli standard difensivi. La rosa comunque non è stata completata nell’ottica di giocare con il 442 e spesso si esprime meglio con un modulo diverso; qui è stato bravo Novellino a non essere rigido sui propri convincimenti.