Come sta operando la famiglia Rivetti? “E’ una proprietà forte e tutta italiana. Stanno investendo molto, più che sull’aspetto tecnico sulle infrastrutture. Per esempio, allo stadio Braglia sono stati costruiti 12 Skybox che saranno venduti a 50-60mila euro l’uno. La proprietà è benvoluta e fin qui non è mai stata contestata. Ma in questa stagione è ora di provare ad alzare l’asticella degli obiettivi”.
In difesa è tornato il granata Dellavalle… “Lo scorso anno è stato il difensore migliore per rendimento. Arrivato per giocare nella difesa a quattro, ha poi giocato come braccetto e ha fatto molto bene. Una delle priorità del Modena era riaverlo in prestito e sicuramente un posto da titolare ce l’avrà, quando starà meglio, perché ora è acciaccato e per questo potrebbe anche non giocare lunedì. La scelta del Toro di non trattenerlo? Ha fatto un campionato di B, alla prima stagione da professionista. Un’altra stagione nello stesso posto, in una piazza che conosce e in una società dove non manca niente per fare calcio, gli farà bene: piuttosto che fare la riserva al Torino, meglio giocare da titolare al Modena”.
Che pensi di Sottil? “E’ reduce da due esoneri consecutivi, per cui in città non ci sono stati dei caroselli, quando è stato annunciato il suo arrivo. Si tratta di un punto interrogativo, una scommessa da verificare. I giudizi per ora sono sospesi. Certamente, in questi anni, la famiglia Rivetti ha commesso qualche errore nella scelta degli allenatori. Si spera ora che le cose cambino. Fatemi concludere con una curiosità…”
Prego. “Lo scorso anno il Modena al primo turno di Coppa Italia incontrò il Napoli, venendo sconfitto solo ai calci di rigore. Gli azzurri, poi, hanno vinto lo scudetto. Magari al Torino si augurano di superare il turno allo stesso modo…”
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