Anno nuovo, vita nuova, di solito si dice così. E il 2021 non avrebbe potuto cominciare meglio per il Torino di Marco Giampaolo, che, con vittoria esterna per 0-3 sul Parma, riesce infatti ad abbandonare l’ultimo posto in classifica e si regala un’iniezione di fiducia di cui l’intero ambiente aveva un gran bisogno. Al Tardini, Belotti e compagni hanno giocato una partita ordinata, contenendo la squadra di Liverani e sfruttando meglio rispetto agli avversari quanto creato. Gli emiliani infatti hanno tenuto una percentuale maggiore di possesso palla (59% a 41%) ed hanno attaccato più del Toro (27 azioni azioni offensive a 23), ma gli uomini di Giampaolo hanno saputo pungere in maniera più cinica.

CONCRETEZZA – In direzione di Sirigu, il Parma ha calciato 15 volte, creando 8 occasioni da gol e trovando lo specchio con 6 conclusioni. I granata hanno risposto centrando la porta avversaria 8 volte su 14 tiri effettuati, riuscendo a creare 7 occasioni da rete; di queste, 3 si sono convertite in gol. I granata si sono così dimostrati, in proporzione, più precisi degli avversari.

RETROVIE – Non è poi da sottovalutare il lavoro che il Torino ha fatto in fase difensiva. I recuperi portati a termine dai granata, 53 rispetto ai 45 riusciti agli emiliani, sono stati risolutivi in più di un’occasione. Così come si sono rivelate indubbiamente importanti le 6 parate effettuate da Sirigu, specialmente su Inglese e Karamoh. Il portiere sardo ha battuto Sepe, intervenuto 3 volte con i guantoni, nel duello a distanza tra portieri e pare aver imboccato la retta via per ritornare ai livelli di affidabilità cui ha abituato la piazza granata, cosa che gioverebbe ulteriormente al rendimento della squadra di Giampaolo.
Dio volesse che sino al termine della stagione Sirigu si riproponga nuovamente di nome e di fatto il “Salvatore” della causa del TORO, oltre naturalmente al solito grande Capitano “Gallo” Belotti di cui personalmente ho finito gli aggettivi che evidenziano la sua totale dedizione e qualità tecnica al servizio della stessa. Ieri pomeriggio nella trasferta di Parma ho ammirato tre interventi di notevole spessore tecnico del portiere sardo che hanno negato la rete alla alla squadra emiliana. Nel modulo della difesa a tre l’ottimo Izzo si è ripreso con autorevolezza la titolarità nella posizione di centro-destra. Lo straordinario Singo possiede una strapotenza fisica e una qualità tecnica che al momento lo segnalano tra i migliori e più completi terzini in assoluto in circolazione. Ritengo che attualmente soltanto il “fenomeno” Teo Hernandez del Milan offra un rendimento di qualità superiore ma il ragazzo ivoriano ha la qualità e la continuità, tecnica e agonistica, per emulare presto il livello delle prestazioni della più esperta “Freccia rossa” del Milan. Infattti Singo ha appena compiuto venti anni e quindi durante la propria carriera avrà tempo e modo per eccellere in assoluto sulla corsia destra del rettangolo di gioco. Ieri pomeriggio l’unica ombra dell’orgogliosa prova collettiva della squadra granata è stata la nuova deludente prestazione, quindi assolutamente insufficiente di Verdi. La sua fragilità fisica gli fa perdere tutti i contrasti e troppo spesso arriva scoordinato sulla sfera al momento di scoccare il tiro decisivo, come accaduto anche ieri a Parma durante il primo tempo fallendo su perfetto assist del “Gallo” Belotti l’ennesima occasione stagionale, stavolta solo di fronte a Sepe. Come al solito nella ripresa Verdi è stato sostituito in quanto è un dato oggettivo che non regge l’agonismo degli interi 95 minuti, incluso il recupero, della partita. La qualità tecnica di Verdi rimane assolutamente potenziale in quanto egli è un ambidestro, sotto l’aspetto della tecnica individuale, in quanto calcia i tiri piazzati, quindi incluse le punizioni, con entrambi i piedi, Tuttavia, ribadisco, la sua discontinuità di rendimento è assoluta in quanto, ahimè !, si accende soltanto ad intermittenza … . A questo proposito è auspicabile che nella partita interna contro il Verona il tecnico Giampaolo riproponga Bonazzoli al fianco del “Gallo” Belotti nel reparto offensivo. A questo punto ritengo che Bonazzoli merita maggiore credito e spazio, avendo preso atto, purtroppo da tempo, delle prestazioni assolutamente insufficienti offerte da Verdi e Zaza. Amen. Alè TORO !
Tanti criticano Lyanco (anche a ragione) ma secondo me invece è forte forte.
Ha delle amnesie con la palla al piede e perde palloni o sbaglia passaggi pericolosi (avrebbe anche un discreto piedino e buona tecnica) ma se migliora in quello è un top perchè nell’uno contro uno è fortissimo.
Un altro secondo me forte può essere Gojak, ieri gol bellissimo, ha tirato dove nessuno mai avrebbe tirato (di solito da quella posizione incrociano il tiro in diagonale) ed è il posto dove il portiere non la prende mai, gol bellissimo , riguardatelo perchè è difficile vedere uno calciare a quel mmodo da quella posizione.Ha dimostrato freddezza e qualità del piede nel calciare.
Aspetto Baselli per vedere se mette in ordine il centrocampo (anche se non sono cosi fiducioso su di lui).
Lyanco paga anche il fatto di venire da molti infortuni che ne hanno rallentato la crescita e la conoscenza diretta del campionato italiano, comunque deve eliminare amnesie pericolose,è una questione più di testa che di fisico.Credo anch’io possibile che possa diventare forte,ma il tempo stringe,dovrà dimostrarlo sul campo di qui alla fine del campionato.