Da un paio di anni si dice che il Torino debba prendere esempio dall'Atalanta in molte cose.
"Già. Non so come sia organizzato il Torino oggi a livello di rete osservatori. So che è stato assunto Omar Milanetto, non lo conosco personalmente ma nel Genoa aveva lavorato bene. C'è anche Marco Rizzieri, che era già al Torino nel settore giovanile. Ma mi chiedo se possono bastare due o tre figure per monitorare al meglio il panorama calcistico nazionale e internazionale. L'Atalanta ad esempio ha una rete capillare di osservatori e i risultati si vedono. Qualche tempo fa ho letto la classifica delle società che spendono di più in consulenze per i procuratori e il Torino ha investito in questo svariati milioni. Credo che con una squadra di osservatori efficiente si ridurrebbero i costi e si otterrebbero anche risultati migliori".
A fine partita il Torino si è preso i fischi della curva Maratona.
"Credo che in certe situazioni il tifoso insoddisfatto faccia bene a palesare il suo dissenso purchè lo faccia nelle forme adeguate. Ad esempio non mi sono mai piaciute le contestazioni ad personam, rivolte ad un singolo giocatore. Ma prendersela con tutta la squadra può avere l'effetto di un pungolo collettivo".
Non hanno convinto alcune scelte di Mazzarri, tra cui quella di collocare Ansaldi nel ruolo di trequartista.
"Credo che Mazzarri stia semplicemente cercando in tutti i modi la soluzione giusta per dare la scossa alla squadra. Inoltre, secondo me è stato Ansaldi a finire troppo spesso fuori posizione; il tecnico gli aveva chiesto di collocarsi tra le linee di centrocampo e attacco, ma nel primo tempo ha finito troppo spesso per schiacciarsi sulla linea degli attaccanti".
Considerando il momento non brillante di Falque e Belotti e il buon ingresso di Zaza contro il Cagliari, punteresti ora sulla coppia formata dal lucano con Belotti?
"Sai bene che non sono mai stato un fan sfegatato di Zaza. In più, credo che Falque e Verdi abbiano dato prova di avere doti importanti. E possono riconquistare la forma migliore solo giocando: alle loro spalle hanno ben poche partite negli ultimi sei mesi".
In generale, possiamo concludere dicendo che la reazione nervosa che si è vista nel secondo tempo contro il Cagliari può fare ben sperare?
"Una reazione si è vista e secondo me se ne vedrà un'altra ancora migliore a Roma. Il Torino è una squadra con giocatori che hanno dimostrato sul campo di avere valori importanti che non si possono perdere così, all'improvviso. La storia ci insegna che nell'arco di un campionato ci sono momenti più o meno facili. E io ho la sensazione che il momento più buio del Torino forse sta passando".
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