“Chi ci segue settimanalmente sa come la penso su questi due giocatori. Non conosciamo le dinamiche interne alla società, certo, ma possiamo immaginare e ipotizzare cosa sia successo. Magari loro due avevano intenzione di trasferirsi in club più ricchi del Torino ma non gli è stato concesso. Se già è difficile raggiungere un equilibrio di squadra quando tutti i calciatori sono presenti mentalmente, figurati quando succedono dinamiche di questo tipo. Comunque da Nkoulou e Sirigu mi aspetto che sappiano sgombrare la testa dai problemi e riprendere a lavorare duro per aiutare la squadra a tirarsi fuori da una situazione che è diventata difficilissima. Così fosse, ne sono certo, torneremmo a rivedere quel che sanno fare”.
E poi c’è l’errore sottoporta clamoroso di Verdi.
“Sì, clamoroso e pesante, ma come ti dicevo la settimana scorsa il fatto che Verdi riesca ad arrivare sotto porta con questa frequenza è un buon segnale, significa che Giampaolo gli ha trovato il ruolo giusto. Con questo modulo ha meno compiti difensivi ed è più libero di svariare in avanti. E questo è un merito del tecnico, che poi può fare poco se il giocatore davanti alla porta sbaglia”.
Parliamo proprio di Giampaolo: hai sentito il suo sfogo nel post-partita?
“Certo che sì. Il tecnico merita tutto il nostro rispetto, ma lui è il primo a sapere che se la barca non riuscirà a prendere una giusta direzione il primo ad affondare sarà lui e gli saranno addebitate le colpe, anche quelle (tante) che non sono sue”.
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Facciamo un passo indietro: Singo ha fatto benissimo contro il Lecce e ha raccolto molti elogi. Tu, due settimane prima, ti eri spinto a dire che fare a meno di lui è autolesionismo.
“Sai, ho sentito qualcuno dire che questo ragazzo è al Torino non per meriti del club ma per merito del procuratore di Nkoulou che l’ha portato. Sono cose dette da chi non conosce bene come funzionano le dinamiche di mercato. A volte succede che i club siano attrezzati con osservatori che segnalano ai loro responsabili i talenti, i quali vengono seguiti per mesi e poi eventualmente acquistati. Ma il più delle volte succede che i giocatori promettenti vengono segnalati ai club importanti da dirigenti di società minori o, appunto, procuratori. A quel punto spetta ai club fiutare l’affare e capire di chi fidarsi. Se Singo è arrivato al Torino, dunque, chi lo ha preso va elogiato, non criticato. L’aspetto negativo secondo me è un altro”.
Quale?
“Non sono state capite in tempo le sue grandi potenzialità. Quest’estate il Torino è andato a prendere come terzino destro Vojvoda dal Belgio: un buon giocatore, per carità, però quei milioni avrebbero potuto essere investiti in altri ruoli, avendo in quel ruolo uno come Singo. Quando uno è bravo bisogna capirlo subito. Questi sono errori di programmazione che alla lunga si ripercuotono sulla società e sui giocatori stessi”.
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