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Sassuolo-Torino 1-1, Juric: “Non dobbiamo essere in una comfort zone”

Le dichiarazioni dell'allenatore granata al termine della sfida contro i neroverdi valida per il 24° turno di Serie A
Redazione Toro News

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Al termine di Sassuolo-Torino, gara valida per il 24° turno di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare il match. Di seguito le sue dichiarazioni.

Un buon primo tempo, una ripresa non altrettanto. Un pari giusto?“Un po’ di rammarico lo dobbiamo avere. Nel primo tempo abbiamo creato tanto, nel secondo di meno, non concedendo niente. Alcune situazioni ci girano male, alla fine abbiamo preso palo. C'è rammarico per non vincere questo tipo di gare. Per vincere dobbiamo sempre essere perfetti e allora diventa difficile: bisogna vincere anche quando sei solo leggermente meglio degli avversari”.

Se a sinistra ci fosse un Bellanova, sareste più in alto…“Lui sta facendo benissimo, ma abbiamo fiducia in Vojvoda e Lazaro che possono fare bene. Il gol? Diamo tempo a Lovato. Ci mancano pezzi importanti in difesa, stiamo concedendo situazioni che normalmente non concediamo, perdendo contrasti che di solito vinciamo”.

Terza miglior difesa e terzo peggior attacco. Ha provato a spostare dei pesi e dei contrappesi per mantenere questa difesa e migliorare l’attacco?“Stiamo spendendo tanto tempo sul gioco, sull’attacco, sugli ultimi metri. Tutto il lavoro è spostato su cross, tiri, soluzioni. Oggi abbiamo creato tanto, diverse situazioni molto pericolose. Bisogna aumentare il numero di gol, questo è sicuro. Poi la fase difensiva è merito di tutta la squadra. Il Sassuolo ha tanti giocatori buoni ma abbiamo concesso poco o niente”.

Il vostro gol è di una qualità importante. Invece in altre situazioni c’è spesso un tocco di troppo che vanifica delle situazioni. Create tanto, ma create spesso in situazioni di area piena…“Dipende dalle partite. Ci sono partite dove hai più spazi e altre dove hai tutto chiuso. Io sono convinto che abbiamo la capacità di migliorare l’ultimo passaggio e di essere più veloce. Fuori casa giochiamo con personalità e creiamo situazioni pericolose, ma non siamo riusciti a sfruttarle. Il Sassuolo in questo momento lotta per la salvezza, ma ha una grande rosa. Per me abbiamo fatto un’ottima prestazione, ora abbiamo due partite in casa e vogliamo sfruttarle”.

Ha parlato di Europa perché era l’obiettivo del triennio o perché era giusto farlo?“Siamo partiti da due diciassettesimi posti e ora da tre anni siamo nella parte sinistra della classifica, lo considero un grandissimo risultato ma è chiaro che non può soddisfare tutto l’ambiente perché il Toro ha una storia speciale. Voglio alzare l’asticella anche io. In tante partite, come questa, con la Salernitana, a Firenze, a Bologna, abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo. Quelle che abbiamo vinto, invece, lo strameritavamo. Spero di recuperare qualche infortunato, possiamo giocarcela con tutti. Possiamo crederci, anche a livello mentale. Stiamo facendo benissimo, la parte sinistra della classifica per me è tanta roba, ma vogliamo qualcosa in più”.

Cosa ti ha detto tua moglie dopo le parole dette nella scorsa partita?“Che ero indifendibile e che ero un cretino. Dopo le partite ho tanta adrenalina… Io vorrei semplicemente che ci fosse una grande unione tra squadra e città. Abbiamo una squadra che lotta alla grande e vorrei che fosse percepito. Proveremo a fare il massimo e a fare contenti i nostri tifosi”.

Credi che questa squadra abbia la forza per sostenere una pressione superiore?“Ci ho pensato, però d’altra parte quello che ho notato in passato è che a volte c’è sensazione di pancia piena, di comfort zone. Allora ho deciso invece che dobbiamo creare una mentalità. Proviamo a vincere, ad andare avanti. Cerchiamo di fare meglio del massimo, senza sederci dicendo che abbiamo fatto il massimo”.

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